Il risparmio energetico è uno dei maggiori obiettivi degli impianti elettrici di nuova generazione. Tante sono le possibilità presenti in commercio che ci aiutano a risparmiare denaro, ma anche a salvaguardare il nostro delicato ecosistema. Fra le molte spiccano sicuramente le lampadine a risparmio energetico, quindi approfondiamo l’argomento per conoscere qualcosa in più su questo importante tema.
Lampadine: cosa troviamo in commercio?
Le lampadine a risparmio energetico hanno sicuramente sostituito le versioni a incandescenza. Le lampadine si dividono principalmente in direzionali, quindi con una luce che viene concentrata in una specifica direzione e in non direzionali, che apportano una luce più ampia e diffusa all’ambiente. Ogni lampadina ha una prestazione e sette sono le classi energetiche di corrispondenza, dalla A++ fino alla E. Le lampadine possono quindi essere a Led, fluorescenti compatte o alogene.
Le lampadine a led sono in grado di consumare molto meno rispetto alle lampadine di un tempo ( anche un 80% in meno) e hanno una durata infinitamente più lunga (fino a 30 volte in più). La durata stimabile dei sistemi alimentati a led è di 25 mila ore, un bel traguardo che è stato raggiunto anche dal punto di vista estetico. I led del giorno d’oggi apportano infatti una luce morbida, che può essere dimmerata o meno a seconda del dispositivo di base.
Esistono quindi le lampade fluorescenti compatte, che raggiungono classi energetiche A oppure B. Si tratta di lampadine che offrono risparmio energetico rispetto alla vecchia lampadina a incandescenza e alla cui base si trova l’alimentatore elettronico che ne promette l’accensione.
E infine le lampadine possono essere alogene e raggiungere classi energetiche C e D. Si tratta di lampadine classiche, che permettono di risparmiare molto meno rispetto ai led e ai sistemi alogeni, ma sicuramente qualcosa in più rispetto alle lampadine a incandescenza. Le lampade alogene possono lavorare con tensione di rete a 230V ma anche a una tensione molto bassa, come a 12V.
Perché sostituire le lampadine in casa?
Il risparmio proposto dalle lampade di nuova generazione si riconosce con il tempo. Sicuramente una lampada a risparmio energetico costa più di una lampadina ad incandescenza, soprattutto se scelta in versione Led con classe massima, quindi A++.
Il costo iniziale viene però ammortizzato nel lungo raggio e il risparmio in merito può essere davvero notevole. I tagli alla bolletta si leggono in riduzioni che possono toccare l’80%, che a conti fatti e nel lungo tempo apportano un beneficio economico indiscutibile. Bisogna quindi superare lo scoglio dell’elevato prezzo di acquisto per contare su sistemi che guardano oltre, che riducono le spese e che vantano una lunga durata nel corso del tempo.
Come possiamo scoprire nel portale Punto Luce specializzato nella vendita di materiale elettrico, l’apparecchiatura di ottima qualità è ciò che sa rendere grande un impianto. I sistemi di spessore come quelli proposti ad esempio dal brand Relco rappresentano un bacino di proposte al quale attingere per dare vita ad un sistema elettrico moderno, orientato al risparmio energetico e al servizio dell’arte di abitare.