Silurato mister Provenza. Il punto di Daniele Mosconi

In una sua canzone famosissima (bocca di rosa), Fabrizio De Andrè in una strofa diceva così: “Ma una notizia un po originale, non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’alto scocca, vola veloce di bocca in bocca”.

Pressappoco è andata così anche ieri mattina, quando dalle prime ore di un lunedì dove il sole faceva sentire il suo timido calore dopo un week end beffardamente piovoso, Fondi – almeno l’anima che ancora sente qualcosa per i colori rossoblù – si è svegliata con il possibile esonero di Nicola Provenza dalla guida tecnica della squadra. La sconfitta per 2-0 contro il Teramo, nonostante una prestazione comunque dignitosa, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, tanto da non poter più essere accettato dai vertici del club.

I risultati nel calcio contano tantissimo e alla fine, davanti ad una classifica drammatica, non c’è stato più niente da fare. Ormai negli ultimi giorni si era capito che qualcosa non si reggeva più e andava avanti solo per professionalità e null’altro, celata anche molto a stento. Il volto del tecnico, raramente sorridente già di suo, era sempre più cupo e la testa sempre immersa in pensieri chissà quanto risolvibili. Era evidente che qualcosa gli era sfuggito, ma continuava a tener duro e gli va dato atto di una serietà che sfiorava la maniacalità. Il problema era un gruppo che sembrava non recepire più
nemmeno il saluto quotidiano da parte dell’allenatore. Con i risultati che non aiutavano nessuno.

Quello che ormai era un sentore, ogni ora sempre più forte, intorno alle 22 si è fatto realtà tramite un comunicato ufficiale del Fondi calcio. Breve e freddo, come lo sono tutti i tipi di comunicazioni di una società quando deve diramare poche parole, ma nette come una lama che affonda nel burro: Nicola Provenza era stato sollevato dalla guida tecnica della prima squadra.

Al suo posto è stato chiamato alla guida di una nave sempre più colma di acqua, è stato chiamato Fabio Fratena. Da come si deduce dal comunicato del club, ha già guidato la Cisco Roma (nel 2007), il Cinthia, il Sansovino e il Monterotondo. Nel luglio scorso ha ottenuto il patentino di 1^ categoria nel corso di Coverciano dove hanno partecipato tra gli altri anche Fabio Pecchia, Benito Carbone, Benoit Cauet, Gianluca Festa e Davide Dionigi.

Da giocatore ha militato in piazze come Foggia e Salerno con la casacca della Salernitana. Adesso Fratena ha due settimane di tempo per conoscere meglio il gruppo, vista la pausa del campionato di Seconda Divisione che verrà osservata proprio domenica 10 febbraio e poter iniziare a preparare con piglio la gara del 17 contro il Pontedera al “Purificato”.

La rosa, a detta di tutti non è da ultimo posto e come abbiamo sempre detto noi, ribadendolo ora a poche ore dall’arrivo del nuovo allenatore: gli alibi sono finiti. Per tutti!  Ps= Ci piacerebbe vedere tutta la dirigenza questo pomeriggio, al gran completo, non solo per accogliere il nuovo tecnico, ma per una lunga e proficua chiacchierata al chiuso dello spogliatoio alla squadra. Una di quelle chiacchierate che oltre a rimanerti in testa, ti lavino
anche la testa e ti rimangono in mente fino alla fine del campionato. Utopia? Silurato mister Provenza. Il punto di Daniele Mosconi

In una sua canzone famosissima (bocca di rosa), Fabrizio De Andrè in una strofa diceva così: “Ma una notizia un po originale, non ha
bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’alto scocca, vola veloce di bocca in bocca”. Pressappoco è andata così anche ieri
mattina, quando dalle prime ore di un lunedì dove il sole faceva sentire il suo timido calore dopo un week end beffardamente piovoso, Fondi – almeno l’anima che ancora sente qualcosa per i colori rossoblù – si è svegliata con il possibile esonero di Nicola Provenza dalla
guida tecnica della squadra. La sconfitta per 2-0 contro il Teramo, nonostante una prestazione comunque dignitosa, è la goccia che ha
fatto traboccare il vaso, tanto da non poter più essere accettato dai vertici del club.

I risultati nel calcio contano tantissimo e alla fine, davanti ad una  classifica drammatica, non c’è stato più niente da fare. Ormai negliultimi giorni si era capito che qualcosa non si reggeva più e andava avanti solo per professionalità e null’altro, celata anche molto a stento. Il volto del tecnico, raramente sorridente già di suo, era sempre più cupo e la testa sempre immersa in pensieri chissà quanto risolvibili. Era evidente che qualcosa gli era sfuggito, ma continuava a tener duro e gli va dato atto di una serietà che sfiorava la maniacalità. Il problema era un gruppo che sembrava non recepire più
nemmeno il saluto quotidiano da parte dell’allenatore. Con i risultati che non aiutavano nessuno.

Quello che ormai era un sentore, ogni ora sempre più forte, intorno alle 22 si è fatto realtà tramite un comunicato ufficiale del Fondi calcio. Breve e freddo, come lo sono tutti i tipi di comunicazioni di una società quando deve diramare poche parole, ma nette come una lama che affonda nel burro: Nicola Provenza era stato sollevato dalla guida tecnica della prima squadra.

Al suo posto è stato chiamato alla guida di una nave sempre più colma di acqua, è stato chiamato Fabio Fratena. Da come si deduce dal comunicato del club, ha già guidato la Cisco Roma (nel 2007), il Cinthia, il Sansovino e il Monterotondo. Nel luglio scorso ha ottenuto il patentino di 1^ categoria nel corso di Coverciano dove hanno partecipato tra gli altri anche Fabio Pecchia, Benito Carbone, Benoit Cauet, Gianluca Festa e Davide Dionigi.

Da giocatore ha militato in piazze come Foggia e Salerno con la casacca della Salernitana. Adesso Fratena ha due settimane di tempo per conoscere meglio il gruppo, vista la pausa del campionato di Seconda Divisione che verrà osservata proprio domenica 10 febbraio e poter iniziare a preparare con piglio la gara del 17 contro il Pontedera al “Purificato”.

La rosa, a detta di tutti non è da ultimo posto e come abbiamo sempre detto noi, ribadendolo ora a poche ore dall’arrivo del nuovo allenatore: gli alibi sono finiti. Per tutti!

Ps= Ci piacerebbe vedere tutta la dirigenza questo pomeriggio, al gran completo, non solo per accogliere il nuovo tecnico, ma per una lunga e
proficua chiacchierata al chiuso dello spogliatoio alla squadra. Una di quelle chiacchierate che oltre a rimanerti in testa, ti lavino
anche la testa e ti rimangono in mente fino alla fine del campionato. Utopia?

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