Percepivano l’assegno sociale dell’Inps come persone disagiate, ma vivevano da tempo all’estero. I finanzieri del comando provinciale di Latina hanno individuato quattro persone che, nonostante si fossero stabilmente trasferite in Venezuela, Australia e Brasile da diversi anni, continuavano a figurare nelle liste della popolazione residente nel Comune di Fondi e che, a causa delle dichiarate condizioni di disagio economico, percepivano gli aiuti dell’ente.
“Tale prestazione assistenziale – spiega la Finanza – viene erogata dall’Inps ai soli cittadini (italiani, comunitari ed extracomunitari) di almeno 65 anni di età che risultino effettivamente ed abitualmente residenti nel territorio dello stato e che versino in condizioni di difficoltà”.
I militari della compagnia di Fondi hanno passato al setaccio le liste dei cittadini fondani iscritti all’Aire (anagrafe degli italiani residenti all’estero), analizzando oltre 500 posizioni, incrociandole con gli elenchi forniti dall’Inps relativi ai percettori di contributi assistenziali e mediante l’uso delle banche dati del corpo.
In due casi si è addirittura constatato che i familiari degli indebiti percettori avevano omesso di comunicare il decesso del loro caro, avvenuto all’estero, continuando a riscuotere le somme erogate dall’Inps.
L’indagine ha consentito di accertare che, dal 2003 ad oggi, i soggetti denunciati hanno indebitamente riscosso una somma complessiva di circa 300 mila euro.
I responsabili, oltre ad essere stati deferiti alla Procura della Repubblica di Latina per i reati di truffa, indebita percezione di erogazioni da parte dello stato e falsità ideologica, sono stati destinatari immediatamente del provvedimento di sospensione Inps dall’erogazione del contributo ed è stata avanzata nei loro confronti la richiesta di sequestro ai fini della confisca dei conti correnti bancari e postali per la restituzione dell’importo indebitamente percepito.
(Comunicato stampa)