Fondi, Documento unitario dei Sindaci del comprensorio per l’Ospedale di Fondi

ospedale di fondi

Come anticipato nei giorni scorsi, i Sindaci di Fondi Salvatore De Meo, di Campodimele Roberto Zannella, di Lenola Andrea Antogiovanni, di Monte San Biagio Gesualdo Mirabella e di Sperlonga Rocco Scalingi hanno inviato al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al Direttore Generale della ASL di Latina Renato Sponzilli un documento condiviso per contestare il depotenziamento in atto del Presidio Centro e chiedere misure urgenti a tutela dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi, auspicando di essere ricevuti per rappresentare direttamente e in maniera più articolata le criticità in atto, alle quali «riteniamo che si debba dare necessariamente insieme un’adeguata soluzione».

Nel documento si evidenzia che l’attuale articolazione su tre Presidi della sanità pontina è giustificata da una conformazione geografica molto estesa, con inadeguate infrastrutture viarie nelle direzioni Nord e Sud e con una popolazione di 500.000 abitanti che raddoppia nei mesi estivi con le presenze turistiche.

«Il Presidio Centro – recita la nota – è articolato in due nosocomi con specifiche specializzazioni, che hanno sempre rappresentato un’eccellenza sanitaria per la nostra provincia ma che ora soffrono fortemente la carenza numerica di personale medico a supporto dei reparti esistenti. In particolare, nel corso degli anni non si è provveduto alle necessarie sostituzioni a seguito dei pensionamenti e tantomeno al rafforzamento degli organici già ridotti, con conseguente contrazione del numero di prestazioni effettuate. Un recente provvedimento ha limitato l’operatività del Laboratorio Analisi di Fondi, con conseguente riduzione della funzionalità dei reparti ad esso connessi, principalmente il Pronto Soccorso e Ostetricia e Ginecologia. Si evidenzia infine come la persistente carenza degli anestesisti abbia ridotto significativamente i turni della sala operatoria presso l’Ospedale di Fondi che nel corrente mese di Ottobre vedrà solo n°5 sedute operatorie, da dividersi  tra la Chirurgia e l’Ostetrica, rispetto alle precedenti 20/22 sedute mensili».

Tutto ciò risulta incomprensibile nell’ottica di un Presidio Centro dove le risorse umane dovrebbero essere distribuite equamente. Così come non si comprende la logica con cui a fronte di un guasto della TAC di Terracina non sia stata considerata la possibilità di utilizzare quella di Fondi – attualmente sottoutilizzata – dislocando il personale presso il “San Giovanni di Dio”. A fronte di ciò si apprende con sconcerto dagli organi di informazione che si è provveduto al noleggio di una TAC mobile per Terracina spendendo la modica cifra di 1.000 Euro al giorno…

«Non si può nascondere – prosegue il documento – che l’attuale configurazione del Presidio Centro non corrisponde alle esigenze del nostro territorio, non essendo per nulla chiaro il ruolo dell’Università, localizzata nell’Ospedale di Terracina, la cui presenza avrebbe dovuto implicare un potenziamento delle attività ospedaliere».

In attesa del nuovo Atto Aziendale i Sindaci del comprensorio rimarcano come questo territorio, nell’ambito del Presidio Centro, necessiti di una maggiore attenzione per far sì che siano garantiti i servizi indispensabili per le comunità del comprensorio e, al fine di consentire all’Ospedale di Fondi di mantenere la sua identità, chiedono pertanto «nell’immediato il potenziamento dei servizi di Laboratorio Analisi, Anestesia e Radiologia del “San Giovanni di Dio”, oltre che dei reparti di Ostetricia e Ginecologia, Pediatria e Pronto Soccorso».

 

(Comunicato stampa)

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