«Appare evidente – afferma il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo – come nella sua dichiarazione successiva all’incontro pubblico promosso dal movimento “Io Sì” in tema di turismo, il Consigliere comunale Bruno Fiore, senza tuttavia aver preso parte al suddetto incontro, abbia voluto interpretare pro domo sua alcuni brani estrapolati da un resoconto giornalistico che dava conto di una discussione lunga ed articolata che ha interessato moltissimi di cittadini. Giova premettere che quello svoltosi Lunedì scorso è soltanto uno dei numerosi incontri tematici organizzati dal movimento “Io Sì” per far conoscere l’operato dell’Amministrazione comunale nei vari settori, tra i quali figura anche lo sviluppo turistico, e dare la possibilità ai cittadini di intervenire nella trattazione con richieste di informazioni e suggerimenti. Ebbene, il Consigliere Fiore pur conoscendo dettagliatamente il nostro operato amministrativo in tale ambito, per il gusto della polemica politica giunge a negarlo attribuendo un significato di parte a frasi decontestualizzate da un complessivo ragionamento. Gli “errori del passato” a cui si deve rimediare e “il tempo perso” da recuperare erano ovviamente riferiti ai tanti decenni trascorsi senza porre al centro dell’agire amministrativo la questione dello sviluppo turistico nella nostra città. E’ ovvio che il Consigliere Bruno Fiore voglia limitare la sua analisi politica ai quattro anni di questa Amministrazione e a quelle che l’hanno preceduta a guida del centrodestra, facendo finta di non sapere che il problema va ben oltre l’arco temporale degli ultimi quindici anni, soprattutto se si considera che il PRG del 1973 stabilì che i comparti edificatori dove si sarebbe dovuto prevedere lo sviluppo turistico erano quelli a monte della Flacca, senza comprendere che buona parte di essi erano già gravati da uso civico e da una edificazione spontanea che di fatto già allora ne comprometteva la possibilità di sviluppo. Il Consigliere Fiore non mette in luce come il tema dell’uso civico abbia condizionato notevolmente e per decenni lo sviluppo turistico della nostra città e in particolare della costa. E non fa emergere l’indiscutibile l’impegno delle Amministrazioni di centrodestra, con particolare riferimento a quella attuale che, anche con il contributo di altre forze politiche, hanno affrontato con determinazione la questione dell’uso civico attraverso una serie di atti di indirizzo che costituiscono un punto certo per poter iniziare a programmare interventi specifici di sviluppo turistico. In merito all’abusivismo edilizio Fiore dovrebbe ricordare che esso ha avuto il suo picco massimo negli anni ’80 e che è stato affrontato di petto in modo particolare dalle Amministrazioni Parisella procedendo a circa 200 demolizioni e tuttora sussiste la massima attenzione dell’Amministrazione a mia guida, esplicitata anche con la sottoscrizione di uno specifico protocollo d’intesa con la Procura della Repubblica per costituire un tavolo tecnico teso a monitorare il territorio e intervenire in maniera congiunta con le necessarie demolizioni. Il Consigliere Fiore dovrebbe ricordare che le strutture ricettive all’aria aperta avrebbero dovuto essere censite e perimetrate nel 1985, invece solo con l’Amministrazione Parisella abbiamo iniziato a condividere tale finalità e in seguito, anche con la condivisione di altre forze politiche, questa Amministrazione ha proceduto all’approvazione della variante, senza la pretesa di sanare qualcosa ma con l’obiettivo di stabilire regole per chi ha determinati requisiti. E dunque: la variante per le strutture ricettive all’aria aperta, gli interventi di riqualificazione in località Guado Bastianelli e Ponte Baratta, la salvaguardia di una fascia di rispetto in prossimità della duna al fine di realizzare opere pubbliche per una migliore fruibilità del litorale e, non ultimo, le reintegre dei terreni di uso civico per pubblica utilità e il Piano di Utilizzo dell’Arenile, per il quale è in corso di discussione il regolamento propedeutico alla emanazione dei bandi sono tutti risultati concreti raggiunti da questa Amministrazione. Perché Fiore continua a travisare il senso della “Marina di Fondi”, che non fu un “progetto” come egli continua a sostenere da anni ma un concorso d’idee i cui spunti hanno rappresentato una presa di coscienza delle potenzialità del nostro territorio ed un incentivo alla razionale programmazione urbanistica del litorale? Ed è proprio inj questa direzione che si inserisce il Piano della Mobilità, che non è “un libro dei sogni” e che infatti tra pochi giorni approderà in Commissione Urbanistica e successivamente sarà portato all’approvazione in Consiglio comunale. E, a dispetto di quanto egli afferma, spiace fargli rilevare che una variante urbanistica non necessita di copertura economica… Questa procedura di variante ci consentirà di chiedere finanziamenti, così come avvenuto per il PLUS, per la realizzazione di infrastrutture. Questa Amministrazione non se ne sta di certo con le mani in mano ma sta lavorando nella consapevolezza delle difficoltà burocratiche e normative che nel frattempo si sono ulteriormente complicate ed irrigidite. Non si dimentichi infatti che il Piano Territoriale Paesistico Regionale del 2008 ha di fatto ha azzerato il nostro PRG rendendo più complessa una organica programmazione del territorio. Ma, come è stato evidenziato nel corso dell’incontro di Lunedì scorso, lo sviluppo turistico non deve essere inteso solo in riferimento al litorale ma in un’ottica di valorizzazione del territorio nel suo complesso, che si è esplicitato anche nella redazione, d’intesa con la provincia di Latina, di un Piano della Mobilità comprensoriale con l’individuazione di percorsi esistenti da adibire a piste ciclabili che collegheranno Fondi alla costa. E, ancora, in interventi di marketing territoriale, comunicazione, promozione della cultura dell’accoglienza e di eventi che facciano da volano alle nostre bellezze e contribuiscano alla valorizzazione delle tipicità enogastronomiche. Tutte azioni che stiamo portando avanti sin dal nostro insediamento».
Comune di Fondi