Lettera aperta di una cittadina fondana “da sempre in prima linea per l’Ospedale”

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera aperta di una cittadina fondana inviata all’attenzione dell’Onorevole Antonio Tajani, del 
Senatore Claudio Fazzone, del Presidente Nicola Zingaretti, del Presidente Armando Cusani e del Sindaco di Fondi Salvatore De Meo

“Chi avrebbe dovuto essere vigile sulle sorti dell’Ospedale di Fondi?

Chi avrebbe dovuto puntare i piedi per far rimpiazzare i medici che man mano lasciavano il servizio per avviarsi alla pensione?

E’ stato permesso di smembrare la struttura medica dell’Ospedale di Fondi senza muovere un dito o levare una voce mentre il vicino Ospedale Fiorini cresceva. Le competenze di sorvegliare sulle “spartizioni” erano state delegate al Sindaco ed alla sua corte. Il Polo Sanitario sud Pontino era stato progettato per diventare un Policlinico Territoriale, diversificato in varie specializzazioni, per evitare migrazioni di utenze da un territorio all’altro e garantire una presenza ed un servizio adeguato.

L’Ospedale di Fondi non è stato declassato per l’inefficienza o incompetenza degli Operatori Sanitari bensì per la mancanza di apparecchiature o attrezzature o peggio per la mancata utilizzazione di queste. Basti pensare che il nosocomio è dotato di una apparecchiatura per l’esecuzione di TAC che tutta la provincia ci invidia ma che per carenza di operatori tecnici lavora a tempo limitato e, quindi, per eseguire un esame TAC spesso ci si deve rivolgere alla struttura ospedaliera di Pozzilli, certamente efficiente, ma sperduto tra le montagne. Così come giace nell’abbandono, inutilizzato sempre per carenza di personale medico, il Reparto di Terapia Intensiva.

Un’Azienda per sostentarsi ha bisogno di fornire servizi a tempo pieno e non ad ore. Questo ed altre inefficienze provocano malcontento negli operatori medici i quali vengono demotivati e spinti a cercare soddisfazioni professionali verso strutture più adeguate ed efficienti.

L’Ospedale di Fondi è tornato sui blocchi di partenza. Paradossalmente verrebbe da dire che si stava meglio quando si stava peggio, Infatti prima c’era entusiasmo e voglia di crescere ora, invece, sconcerto e rassegnazione.

Chi di dovere ha il compito di fare in fretta per salvare il salvabile ed in questo, se fa seriamente, può contare ed acquisire forza dalla cittadinanza. Bisogna che sia consapevole che un Ospedale senza sale operatorie, per come è concepita la Sanità, scadrebbe ad un Lazzaretto. Questo il futuro che ci si prospetta per non aver saputo creare i presupposti per sperare in meglio?

Una cosa è sicura: che per due Ospedali di importanza rilevante come quelli di Fondi e Terracina anche le decisioni e le strategie dovrebbero essere eque. Oppure ci sono due pesi e due misure?”

Vanda Mattei

Una cittadina da sempre in prima linea per l’Ospedale

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