Ospedale di Fondi, luci e ombre. Lettera aperta di un gruppo di cittadini

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E’ Un gruppo di cittadini fondani – così si firmano – a mantenere viva l’attenzione sulla situazione legata all’Ospedale di Fondi. Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa e la lettera aperta giunte in redazione alla nostra attenzione:

“La contesa tra gli ospedali Fiorini di Terracina e il San Giovanni di Dio di Fondi è ormai storia vecchia e consolidata. Tanto che periodicamente, a scadenza ventennale, si arriva a prefigurare la chiusura del presidio fondano con la cittadinanza costretta a chiamare in causa la Politica per fargli fare fronte comune. Questo perché la “sanità” non ha e non deve avere un colore politico di parte.

A fronte di ciò si riesce a dare qualche stimolo e respiro all’Ospedale, tuttavia quello che si ottiene non risulta mai abbastanza. Ed allora ci chiediamo: quando avrà una sua identità forte ed una stabilità di prospettiva questo Ospedale?

Tra gli altri a noi pare individuare un problema di assunzione di responsabilità, ovvero il fatto che la politica non può sostituirsi, nelle scelte operative, ai responsabili cui quei servizi sono stati affidati né possono dettare legge alla AUSL o, meglio, ai sindacati del settore. Ed allora chi dovrebbe accordare la concertazione interna? Chi dovrebbe farsi carico delle problematiche interne all’Ospedale? Chi dovrebbe essere vigile ed accorgersi di comportamenti non coerenti alle regole ospedaliere se chi delegato a questo sembra preferire voltarsi altrove e lavarsene le mani? Anzi si è arrivati al vedetevela voi!

I malati cronici che si ammalano ad ogni nuova disposizione di servizio andrebbero ricoverati d’obbligo per essere curati bene. Le aspettative che si concedono andrebbero opportunamente giustificate e dimostrate, così come gli esoneri dai turni ed anche gli orari ridotti che spesso vedono il personale presente soltanto sulla carta e non fisicamente. Nel tempo più di qualcuno è stato lasciato perdere lungo il percorso senza tentare il recupero di un’intesa. Chi dovrebbe occuparsi di tutto ciò? Forse una commissione medica militare?

In questa desolante situazione soltanto l’impegno e la coscienza di alcuni medici e personale paramedico sta rendendo possibile la sopravvivenza dell’Ospedale. Spingendosi oltre quanto gli compete, e al di là di chi li ha preceduti, cercando di dare prestigio alla struttura con risorse risicate. Come si suol dire: facendo squadra. Dando spazio a chiunque lo desideri di manifestare le proprie competenze e le proprie capacità in uno spirito di collaborazione nel pieno rispetto dei ruoli, delle posizioni e delle responsabilità di ognuno.

In questo paese è luogo comune dire che il bottegaio fa la bottega e quindi chi non è capace di assolvere ai compiti che gli sono stati assegnati dovrebbe essere esiliato e non trasferito in strutture di proprio gradimento dove tentare fortune di carriera.

Se il futuro destino dell’Ospedale di Fondi passerà nel corridoio stretto della conversione, questa dovrà avvenire per Leggi Nazionali e non per agonia artificialmente provocata.

Nessuno vuole privare le forze politiche o dei Dirigenti Sanitari dei propri compiti istituzionali. Si auspica, tuttavia, che le scelte vadano incontro alle esigenze reali del territorio e degli ammalati e non a gestioni aventi scopi diversi”.

LETTERA APERTA

Al Direttore Sanitario dell’Ospedale

San Giovanni di Dio di Fondi (LT)

Dott. Sergio Parrocchia

Egregio dott. Parrocchia, siamo un gruppo di cittadini ed utenti dell’Ospedale di Fondi e sulla nostra pelle abbiamo potuto riscontrare una serie di disfunzioni in seno alla struttura che suscitano alcune domande:

  • Perché negli ultimi anni l’Ospedale di Fondi, che pure serve un territorio vasto e importante, è stato depotenziato?

  • Cosa ne è stato della Terapia Intensiva da tempo non più utilizzata?

  • Che cosa sta accadendo al Reparto di Chirurgia che si trova nelle condizioni di non poter più soddisfare le esigenze ed i bisogni degli utenti che vi si rivolgono?

  • Come mai il Laboratorio Analisi non garantisce il Servizio nelle ventiquattro ore alle partorienti?

  • Perché molti interventi sono rimandati per mancanza di Medici Anestesisti?

  • Per quale motivo il Servizio Farmacia è stato trasferito a Terracina?

  • E’ normale che una prenotazione di un esame cardiologico necessita di mesi per essere evasa mentre quello a pagamento viene eseguito il giorno dopo?

  • E’ informato, come dovrebbe, che l’Ospedale di Fondi è ridotto in uno stato vegetativo?

  • Ed infine per quale motivo gli esami di TAC, complice qualche Radiologo incompetente, vengono dirottati verso le strutture di Latina, Terracina e Formia?

Crediamo che questi semplici domande abbiano diritto ad una chiara e semplice risposta. Lei che cosa ne pensa?

In un’attesa che speriamo non sia vana, Distintamente

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