Il Comune di Fondi e l’Azienda USL di Latina hanno sottoscritto nei giorni scorsi un nuovo protocollo d’intesa per la prosecuzione dell’attività di screening del colon-retto sulla popolazione maschile e femminile di Fondi, che anche per il 2015 prevede esami totalmente gratuiti.
L’Amministrazione comunale ha valutato positivamente l’attività posta in essere nell’anno 2013, sia perché ha inciso sulla prevenzione della malattia evidenziando, sui rispondenti totali, alcune decine di adenomi per i quali si è proceduto ai relativi interventi di asportazione, sia dal punto di vista economico, consentendo un risparmio considerevole per il Sistema sanitario provinciale in quanto ha evitato l’impiego futuro di quei farmaci antitumorali, estremamente costosi, utilizzati nelle fasi avanzate della malattia medesima.
L’Amministrazione comunale ha garantito con proprie risorse economiche il finanziamento di una borsa-lavoro a favore di un endoscopista esperto e competente che collaborerà con l’équipe dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” all’esecuzione delle colonscopie dei soggetti positivi al test di screening.
La neoplasia del colon retto risulta essere la seconda causa in ordine di frequenza di decessi per tumore sia tra gli uomini che tra le donne. In caso di positività del soggetto a seguito dello screening, la colonscopia e la polipectomia consentiranno di eliminare l’insorgenza del tumore.
I cittadini nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 74 anni riceveranno a domicilio una lettera-invito con cui saranno invitati a ritirare un kit per l’esecuzione del test.
«Volendo proseguire nel percorso mirato al benessere e alla salute dei cittadini di Fondi – afferma il Sindaco Salvatore De Meo – abbiamo voluto dare continuità all’attività di screening rinnovando la convenzione tra Comune e ASL con l’obiettivo di garantire al progetto i medesimi standard qualitativi. Anche per il 2015 promuoveremo l’attività di prevenzione dei tumori del colon-retto con una campagna affissioni per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di aderire allo screening. Il nostro auspicio è che si possa ulteriormente ridurre la quota dei “non rispondenti”, che sono soggetti potenzialmente a rischio. A tale scopo chiediamo ai medici di base di promuovere ulteriormente presso i propri assistiti le conoscenze sui benefici derivanti dalla diagnosi precoce, poiché nelle prossime settimane migliaia di concittadini riceveranno a domicilio le lettere-invito».