Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
“L’attuale situazione non nasce oggi ma risale al momento del blocco del tourn over e al Decreto 80 della Giunta Polverini che impediva definitivamente ogni assunzione cristallizzando praticamente l’esistente.
In quel momento si è purtroppo cominciata a delineare quella che oggi si presenta come una vera criticità multifocale di tutto ilPresidio Centro che, vantando in ogni settore organici piuttosto datati, ha cominciato da allora a subire progressive defezioni per cause fisiologiche a cui non si è potuto nel tempo porre rimedio.
Nel corso di un anno e mezzo-due anni si sono quindi depauperati fino ai minimi termini tutta una serie di settori sia medici che chirurgici, sia del Presidio che del Distretto senza che si riuscisse a intervenire minimamente. Si pensi alla Cardiologia, alla Medicina, alla Pediatria, ai Laboratori che hanno perso pezzi costantemente fino a ridursi drammaticamente in tutto il Presidio.
Le discipline facenti capo al Dipartimento chirurgico non hanno fatto eccezione. Da un anno e mezzo a questa parte sono cominciate le defezioni in particolare prima dell’Anestesia di Terracina, poi di quella di Fondi e quindi della Chirurgia di Terracina prima e poi di quella di Fondi. Solo che questa volta non si è trattato di soli pensionamenti, ma anche di trasferimenti più o meno imposti, come in parte per i Laboratori.
Così all’inizio del 2013 l’anestesia di Terracina ha perso una unità trasferita a Formia e poi la chirurgia di Fondi ha perso quello che per anni era stato il suo vanto, il Dott. Baiano, trasferito a Formia,seguito poi dal suo primo aiuto. Nel frattempo nel corso del 2013, sempre senza alcuna sostituzione, andavano in pensione un altro anestesista a Terracina e altri due a Fondi mentre la Chirurgia di Terracina perdeva il Prof. Toccaceli, trasferito a Roma e quella di Fondi si vedeva privare della Dott.ssa Carnevale . Stessa cosa intanto accadeva anche alla Ostetricia e Ginecologia che nel corso dell’anno scorso, nel totale silenzio, perdeva due tra i più attivi Dirigenti. Oggi, sempre a Fondi, l’Anestesia deve fare a meno del Dott. Carnevale, prossimo alla pensione e la Chirurgia ha dato l’addio al Dott. Persico Stella che ha scelto di tornare a Roma.
A questo punto è evidente che, ferma restando la necessità di continuare a garantire le attività di guardia h24 di Ostetricia a Fondi e di Chirurgia a Terracina, viste le deficienze organiche che si sono venute a determinare a vario titolo nel corso degli ultimi anni, l’unica possibilità di gestire la quotidianità a salvaguardia della popolazione, resta la capacità di razionalizzare l’utilizzazione dell’esistente sia dal punto di vista degli organici che da quello delle strutture.
Le Chirurgie già da qualche mese stanno virtuosamente facendo gruppo unico concentrando la gestione delle urgenze chirurgiche a Terracina con il contributo di tutti i Dirigenti del Presidio che peraltro poi si fanno carico delle varie attività routinarie distribuendosi nei due Ospedali a prescindere dalla Struttura di appartenenza. Per quanto riguarda le attività delle Camere Operatorie la situazione attuale è la seguente :
A questo punto la situazione vede il Blocco operatorio di Terracina occupato in tutti i suoi spazi logistici dalla sua componente polispecialistica e in crisi di personale e d’altra parte il Blocco di Fondi con spazi liberi, personale disponibile, ma senza Dirigenti Anestesisti.
L’unica opzione possibile resta quindi oggi quella di spostare a Fondi alcune attività di Terracina che non hanno bisogno di un intervento diretto dell’anestesista con l’intento di riuscire ad aprire spazi a Terracina per ospitare alcune attività della Chirurgia di Fondi che abbisognano del anestesia generale.
E’ in realtà ciò che, con l’appoggio e il consenso dell’Azienda si sta cercando di fare, pur con mille difficoltà, logistiche, ambientali ma anche caratteriali e personali, tant’è che l’ ORL di Terracina ha già effettuato più volte sedute a Fondi e la prevista seduta dell’Oculistica di venerdì ultimo scorso è andata persa solo per problemi cardiologici della paziente più grave.
Tutto ciò in attesa che l’arrivo delle agognate deroghe dalla Regione permetta di ritornare ad attività regolari e stabilizzate.
In una situazione di così grave criticità di tutto il sistema sanitario regionale non è certamente pensabile di poter mantenere nel nostro Presidio una reiterazione di quanto mantenuto finora con duplicati non più sostenibili da risorse organiche sempre più esili.
L’errore probabilmente è stato quello di assistere in tutto questo tempo al depauperamento dei vari servizi senza avere la forza, le idee e la capacità di fermarlo in tempo o almeno di prevedere il declino e provare a evitarlo programmando un futuro di gestione sanitaria territoriale più aderente alle necessità economiche e organizzative del Paese.
Basta strumentalizzazioni!!!!!
Rosaria Alfinito
Partito Democratico Fondi