Prima ucciso con due colpi di pistola alla testa e poi il corpo bruciato in un’auto. Ulrico Cappia, 57 anni, esperto enologo di Roma, è stato ritrovato carbonizzato in una Fiat 500 in fiamme a Itri, sulla strada provinciale per Sperlonga, in località Porcignano, nei pressi di una nota azienda vinicola.
Sulla panoramica, i vigili del fuoco di Gaeta sono intervenuti per spegnere l’incendio che stava distruggendo la vettura e, all’interno, hanno scoperto il corpo. Solo dai riscontri dei dati della vettura si è arrivati all’identità della vittima: enologo originario di Roma che lavorava per l’azienda vinicola di Itri. Dopo i primi accertamenti, per gli investigatori si tratta di omicidio. L’enologo è stato prima raggiunto da due colpi di arma da fuoco alla testa, poi il cadavere è stato dato alle fiamme all’interno di un’auto.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale di Latina, guidati dal comandante Giovanni De Chiara, ieri sera intorno alle 22 alcuni testimoni, tra cui operai dell’azienda e residenti della zona, hanno sentito due colpi d’arma da fuoco e poi hanno notato una Fiat 500 in fiamme in un terreno di campagna poco lontano e hanno lanciato l’allarme al 115. La squadra dei pompieri, arrivata per spegnere le fiamme, ha scoperto nell’abitacolo della vettura il cadavere dell’uomo. Un primo esame esterno del corpo ha confermato che la vittima è stata raggiunta da due colpi di pistola sparati alla nuca. Poi la Fiat 500 è stata data alle fiamme e il cadavere è stato ritrovato quasi completamente carbonizzato.
I carabinieri hanno fatto scattare immediatamente le indagini. Nella notte e durante la mattinata sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui un operaio, ex dipendente della stessa azienda agricola. Non è certo se l’uomo sia stato convocato come persona informata sui fatti o nella veste di indagato. Si indaga quindi proprio nell’ambito dell’ambiente di lavoro presso cui Ulrico Cappia era impegnato come enologo.
Repubblica.it
(foto ilpuntoamezzogiorno.it)