Mentre prosegue l’azione giudiziaria contro l’Asl, convocare un consiglio straordinario alla presenza di tutti i sindaci del comprensorio per evitare lo smembramento dei servizi ospedalieri del Presidio Centro. Sono questi gli ultimi punti fermi del Comitato pro ospedale di Fondi, coordinato da Lucio De Santis. L’Atto aziendale che prevede le aggregazioni dell’ospedale di Fondi a Formia e di Terracina a Latina rappresenterebbe un colpo di grazia per il nosocomio fondano. Lo spiega bene De Santis: “E’ necessario riunire tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, i rappresentanti istituzionali dei Comuni della zona, in primis Fondi e Terracina e, superando ogni campanilismo, impegnarsi per difendere la salute dei cittadini”. L’obiettivo è coinvolgere le massime autorità nazionali e regionali partendo dal senatore Claudio Fazzone, perché “il problema è risolvibile solo dalla classe politica”. “La nostra disponibilità – continua De Santis – è illimitata, ma vogliamo risposte chiare, urgenti ed immediate. Il tempo dell’attesa è scaduto e la situazione è drammatica”. Intanto nell’ultima riunione del Comitato, alla presenza del presidente della Fondazione San Giovanni di Dio Mario Izzi, si è provveduto ad una nuova organizzazione, nominando presidente l’avvocato Giovanni Quadrino, presidente onorario Carlo Cantarini, addetto stampa Riccardo Antonilli, vice presidente Stefano Sposito, segretario Angelo Ranucci e coordinatore Lucio de Santis. Fanno parte del Comitato Pietro Cacciolla, responsabile Croce Rossa Italiana, Caterina De Filippis dell’Andos e Gennaro Sposito, presidente del Centro anziani e della Fand-sezione di Fondi, e Lorenzo Nallo (La Voce e Radio Antenna Musica). Una bella fetta di società civile, che dovrà essere accresciuta: “Prenderemo contatti con le parrocchie e tutte le associazioni del territorio, che comunque sin da ora sono invitate a partecipare, nonché con i singoli cittadini”. All’unanimità si è deciso che sia preso un provvedimento d’urgenza ed immediato per far funzionare tutti i servizi ospedalieri almeno dalle ore 8 fino alle ore 20. La mancanza di personale, che riduce due volte al mese gli interventi nelle sale operatorie di chirurgia e ostetricia, indicano chiaramente la imminente chiusura di questi due reparti per mancanza di produttività ed automaticamente la trasformazione dell’ospedale di Fondi da servizi per acuti a ricovero per lungodegenti. Per questo il Comitato, affiancato dalla Fondazione San Giovanni di Dio, ha deciso di delegare l’avvocato Massimo Basile, affiancato dai colleghi Giovanni Quadrino, Giuliana Pannozzo, Giulio Mastrobattista e Menenio di Trocchio per valutare un ricorso per gli eventuali danni provocati per il declassamento dell’ospedale di Fondi e per la mancata operatività della Tac. In conclusione i componenti del Comitato pro-ospedale esprimono la loro solidarietà a Franco Addessi, responsabile ospedaliero della Cgil “redarguito ed offeso” dal sindacato provinciale. “A lui va dato il nostro vivo apprezzamento per la difesa del San Giovanni di Dio”.
Comunicato Stampa