Il sindacato di categoria Uiltucs torna sulla situazione che lega la crisi della società e gli ex dipendenti, e lo fa attraverso il presidente Gianfranco Cartisano. Fari puntati sull’effettiva fattibilità del concordato preventivo proposto dalla Cedis Izzi di Fondi che stando proprio a Cartisano “non assicurerebbe le necessarie garanzie a creditori e lavoratori”.
“Come si evince da foglio della Camera di commercio, essendo stata cambiata in data 1 gennaio 2014 l’attività prevalente della Cedis (da centro di distribuzione a quella di marketing e studi di mercato, ndr), abbiamo grandi perplessità – dichiara – sulla garanzia che questa azienda possa dare risposte ai tanti imprenditori creditori e lavoratori”. Sottolineando come “la continuità mette al riparo e garantisce solo ed esclusivamente gli immobili intestati alla Cedis”. Cartisano nella fattispecie fa riferimento alla visura camerale 20140908130710068.
Tornando al concordato preventivo, i dubbi della sigla sindacale si incentrano sul debito evidenziato che “per noi è molto più elevato di ciò che hanno annunciato ed evidenziato commissari/giudiziali” fa sapere Cartisano che indica per i numeri e voci in apertura del concordato il documento 1A-CP-3-14-dec-apertura-22-07-2014. “La procedura avviata dalla società della famiglia Izzi non parla dei numeri veri del debito accumulato ma deve mettere a disposizione tutto il patrimonio per salvaguardare i crediti dei tanti imprenditori che aspettano da tempo”.