L’appello del sindaco di Fondi dopo l’incontro con Prefettura, Questura e Asl:
“Mascherine anche all’aperto in caso di assembramenti”.
Il primo cittadino rinnova inoltre l’invito alla vaccinazione e,
per chi ha completato il ciclo vaccinale, a prenotare la dose booster.
Si è tenuto questa mattina, in videoconferenza, un incontro convocato dal Prefetto Maurizio Falco per fare il punto sull’emergenza pandemica in provincia di Latina. Oltre ai sindaci delle città più popolose del territorio, sono stati presenti i vertici Asl e il Questore Michele Maria Spina.
Dalle varie relazioni illustrate è emerso come i focolai attivi più rilevanti siano alimentati dalle scuole frequentate da studenti appartenenti a nuclei familiari di persone non vaccinate.
Attualmente il numero di contagi a Fondi è contenuto ma il sindaco Beniamino Maschietto, ascoltate e condivise le varie rilevazioni riportate durante l’incontro, ha ritenuto opportuno condividere con la cittadinanza le raccomandazioni diramate dalla Prefettura di Latina.
«Il primo appello – commenta il sindaco – riguarda in primis l’uso della mascherina. Anche se, in questo momento storico il numero di contagi, e soprattutto di ricoverati, nella nostra città è contenuto, raccomando la massima attenzione.
L’utilizzo dei dispositivi di protezione personale all’aperto non è obbligatorio ma, in caso di assembramenti o alla presenza di un elevato numero di persone, è importante indossare la mascherina e farla indossare anche ai propri figli. Invito, inoltre, tutta la popolazione a tenere sott’occhio gli annunci regionali relativi alla terza dose.
Da qualche giorno, infatti, gli over 40 che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 180 giorni possono prenotare la cosiddetta dose booster. La campagna vaccinale funziona: l’alleggerimento della pressione ospedaliera e i dati epidemiologici lo dimostrano.
Vaccinarsi è un gesto di sensibilità e altruismo. Rivolgo il mio appello a chi deve ricevere la terza dose, ai genitori non vaccinati, a chi vive accanto a persone fragili o vulnerabili e, soprattutto, a pediatri e medici di base affinché sensibilizzino i propri assistiti».