Per amor di Dio! Fermate quell’Appalto sui rifiuti. E’ questa la Befana del sindaco De Meo ai fondani. Un sacco pieno non solo di cenere e carbone, ma altresì di un sostanzioso futuro salasso per il prossimo decennio a danno delle tasche dei fondani, dei bilanci già in sofferenza di aziende artigiane, commerciali, professionali.
Già nel 2014, l’amministrazione De Meo ha inondato di pesanti bollette di pagamento sui rifiuti famiglie con misere entrate, pensionati alla fame, aziende in crisi, mentre dilapidava centinaia di migliaia di euro per foraggiare discutibili servizi privati, distribuendo incarichi esterni in violazione del principio della sana e corretta amministrazione e peraltro con una giunta palesemente illegittima, inosservando l’art. 51 Costituzione Italiana in materia di rappresentanza di genere (c.d. quote rosa”), la sentenza della Corte Cost. n. 81 del 5 aprile 2012, la legge n.215/2012 art. 2, le numerosissime sentenze della giurisprudenza amministrativa (Tar e Consiglio di Stato), lo Statuto comunale. Il sindaco De Meo continua in maniera sfrontata ed imperterrita a violare il principio di legalità e le leggi in vigore, senza che nessuna autorità di questo Stato intervenga! E’ una vergogna nazionale! Meraviglia altresì che nessuna forza di minoranza abbia mai sollevato questo caso in Consiglio comunale.
La logica che sottende il bando di gara confligge sia con la convenienza economica, sia con le prevalenti strategie di gestione dei rifiuti mirate a considerarli una risorsa e non come scarti da conferire in discarica con costi ingenti per la comunità cittadina.
Le lungimiranti ed efficaci soluzioni in materia di gestione dei rifiuti adottate da centinaia di comuni ed enti pubblici per riprogettare la vita ciclica delle risorse contenute nei rifiuti non hanno per nulla interessato l’amministrazione comunale di Fondi che in 5 anni di mandato si è distinta per aver raggiunto la più bassa percentuale di raccolta differenziata in provincia, sotto il limite del 20%, ben lontano dalla percentuale del 65% prevista dalle norme europee e nazionali, che doveva essere conseguita entro il 31 dicembre 2012!
Oggi, al termine del fallimentare mandato De Meo propone una gara d’appalto molto discutibile sul piano industriale ed economico, che si proietta sulla scia della deprecabile gestione in atto, e con il mirato intento di “raccattare” consenso elettorale tramite illusorie promesse di lavoro.
Preoccupanti e legittime motivazioni inducono ad auspicare che tale Appalto sia bloccato per il bene di Fondi.
Il sottoscritto, candidato a Sindaco per la lista “Fondi ci chiama”, sull’esempio del comune di Formia, propone e si impegna ad attuare, in osservanza della normativa europea e nazionale, una gestione diretta a totale partecipazione del Comune di Fondi o preferibilmente in forma associata con altri comuni viciniori, per la raccolta “porta a porta” e per tutta la filiera di trattamento. Ciò consentirà un elevato risparmio economico in ragione della progressiva riduzione del conferimento in discarica ed una sostanziale “diminuzione” di pagamento delle bollette. Saranno previste forti agevolazioni per le attività artigianali, commerciali, professionali ed esenzioni totali per le famiglie, pensionati, disoccupati, disabili, in stato di bisogno socio-economico.
Si svilupperanno altresì concrete possibilità di posti di lavoro per giovani e disoccupati fondani, anche nelle connesse attività di produzione e commercializzazione di materiali e prodotti derivati dal riciclo e recupero di materia.
Fondi, 5 gennaio 2015
Movimento “Fondi ci chiama
Gianfranco Antonetti
(candidato a sindaco)