La sala del Castello Caetani gremita di visitatori e rappresentanze. Entusiasmo e professionalità in una presentazione che è risultata essere un evento artistico globale, ove scrittura, pittura e fotografia hanno rappresentato una sfida: condividere valori morali e umani per riuscire a raccontarsi nella propria autobiografia interna, per ritrovarsi e riscoprirsi con un bagaglio che consenta di viaggiare la vita in profondità e cogliere inusuali sfumature.
L’entusiasmo e la passione della relatrice e presentatrice, Roberta Recchia, hanno condotto gli ascoltatori tra i pensieri e le riflessioni di Anna Maria Zoppi, illustrando realtà anche dal forte impatto sociale. Docente, MusicArTerapeuta nella GdL, autrice di pubblicazioni e articoli, ha esordito con l’auspicio di promozione di cultura, motivazione e creatività, che possano fortificare ambienti favorevoli allo sviluppo della crescita emozionale e professionale anche per le nuove generazioni, nella promulgazione di quell’arte che, da sempre, è comunicazione ed espressione, preziosa compagna che sa guardare intorno e dentro ciascuno, con animo sensibile.
La lettura di alcuni passi cardini del libro “Non ne sapevo niente” hanno tenuto alta l’attenzione empatica dei presenti, in quella forza della fragilità che permette di far fronte a momenti difficili con grandi strategie di resilienza.
L’intervento di Pino Pecchia, cultore di arte e storia patria, che svolge intense attività con contributi bibliografici, letterari, pubblicazioni e riconoscimenti, ha aperto le porte al ricordo di Zigrino, docente di storia dell’arte, critico, giornalista, parte attiva nell’arte di Fondi, nella quale si era trasferito dalla sua Puglia, e con il quale Anna Maria Zoppi ha condiviso anni intensi, ricchi di arte, di sentimenti genuini e di insegnamenti di vita.
Interventi sentiti dal pubblico, quelli dell’editore Giuseppe Vozza e del Presidente dell’Associazione- no profit – Riviera Domitia Cav.Dr.Vincenzo Buffardi “Premio Istituzionale Regionale Campania della Riviera Domitia” , Trofeo Venere Sinuessana.
I colori, le tele e i pennelli che hanno ornato la sala della presentazione e che sono ampiamenti descritti nel libro, restano custodi di preziose sfumature di “una storia che non si dimentica, dalla quale non si fugge ma nella quale s’impara a restare”, per riempirla di vita vera.
L’evento si colloca all’interno del ricco programma della Biennale Internazionale d’Arte di Fondi, che proseguirà fino al 29 agosto 2021 con esposizioni, convegni, presentazioni e laboratori, esaltando la diversità di tracce, in una dimensione umana e sentita, portavoce di un modo globale di concepire l’arte, che resta in sé, la forma più alta di speranza, di ricerca e condivisione autentica.