Ieri, 5 ottobre 2013, Carlo Lizzani si è tolto la vita, gettandosi dal terzo piano della sua casa in via dei Gracchi, nel centro di Roma.
Classe ’22, fu partigiano durante la Resistenza romana, critico, saggista, sceneggiatore ma anche regista ed attore.
Scrisse sceneggiature per mostri sacri della regia italiana come Rossellini, De Santis e Vergano nel periodo del neorealismo. Esordì con il documentario intitolato ‘Nel mezzogiorno qualcosa è cambiato’ (1950) e con il film ‘Achtung! Banditi!’.
Molte le grandi pellicole per cui è ricordato, tra le quali ‘Fontamara’, ‘Cronache di poveri amanti’ e ‘Mussolini ultimo atto’.
Per tre anni (dal 1979 al 1982) fu il direttore della ‘Mostra del cinema di Venezia’.
Il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo a nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Lizzani, Cittadino Onorario di Fondi e Presidente dell’Associazione Giuseppe De Santis: «La morte di un intellettuale di grandissimo spessore qual era Carlo Lizzani lascia un vuoto profondo nel panorama culturale italiano e nella nostra città, che puntualmente onorava con la sua presenza e con la quale aveva stretto sempre più i rapporti in ragione dell’impegno costante nelle attività culturali promosse con l’Associazione intitolata al suo maestro e amico Giuseppe De Santis.
Ricorderemo sempre, oltre al garbo e alla sensibilità che lo contraddistinguevano, il suo costante apprezzamento per le bellezze artistiche e paesaggistiche di Fondi e per la vivacità intellettuale della nostra cittadina. Solo pochi mesi or sono volle anche suggellare queste sue favorevoli considerazioni in uno scritto, che apriva il volume di immagini “Caleidoscopio fondano”, che oggi ci appare ancor più prezioso.
Per il Comune di Fondi è stato un onore conferirgli nel Dicembre 2007 la cittadinanza onoraria, che egli accolse con grande gioia e per la quale ringraziò pubblicamente e con sincera commozione gli amministratori e tutti i cittadini. Il Consiglio comunale, che deliberò il riconoscimento in suo onore, lo ricorderà adeguatamente nel corso della prossima seduta».
(Comunicato stampa)