Verso le ore 20.30 della decorsa serata, giungeva alla Sala Operativa del Commissariato P.S. di Fondi una richiesta di aiuto per un appartamento in fiamme causate da un condomino in via Fosselle S. Antonio di Fondi.
Immediatamente la pattuglia della Polizia di Stato in servizio ordinario di “Volante” interveniva, collaborando alla messa in sicurezza dell’immobile, identificando i presenti sul luogo del fatto.
Il richiedente, riferiva subito che un altro condomino aveva spento tempestivamente le fiamme appiccate verso la sua porta di ingresso dell’abitazione, difatti gli Agenti operanti saliti al terzo piano rinvenivano sul pianerottolo della carta bruciata e chiare tracce di alcool etilico che emanavano un forte odore inoltre, il lato basso della porta di ingresso si presentava bruciato, impregnato di alcool penetrato pericolosamente anche all’interno dell’abitazione stessa passando sotto l’uscio .
Gli Agenti, ricostruendo l’accaduto, venivano da subito a conoscenza che all’evento aveva assistito un altro condomino abitante allo stesso piano dell’incendio e che forniva la sua versione dei fatti.
Egli stesso aveva avvertito, verso le ore 20, forte odore di alcool provenire dall’esterno della sua abitazione e una volta uscito sul pianerottolo notava dei pezzi di carta che stavano prendendo fuoco impregnati di liquido cosparso anche sul pavimento.
Intravedeva subito un altro inquilino che mentre saliva le scale, con una bottiglia di alcool in mano ed un accendino nell’altra, pronunciava frasi sconnesse contro la porta della malcapitata vittima.
Pertanto, tentava in ogni modo di far desistere il condomino dall’appiccare il fuoco cercando vanamente di togliergli l’accendino dalle mani ed andando contestualmente a prendere dell’acqua per spegnere le fiamme.
Il personale intervenuto si recava pertanto presso l’abitazione sottostante ove trovava l’autore del gesto in casa con la madre, come se nulla fosse successo.
Messo alle strette laconicamente, ammetteva di aver compiuto quanto descritto soltanto per del risentimento covato verso il condomino “reo” di aver sedato giorni addietro una lite familiare tra lui e la sorella.
Alla luce dei fatti accaduti, dopo le formalità di rito e a seguito di intervento della Polizia Scientifica per i rilievi del caso, il D.S.V. dell’83, fondano, veniva tratto in arresto con l’accusa di “tentato incendio di abitazione”.
Veniva avvisato il P.M. di turno dott.MILIANO che convenendo con gli operanti ne disponeva la traduzione presso le camere di sicurezza della Questura di Latina in attesa del processo per direttissima previsto per il 2.4.2016.
“COMUNICATO STAMPA Questura di Latina – Commissariato P.S. Fondi”.