Grande successo per “RIPIANTIAMO L’ARANCIO”. Raccontare oggi la storia dell’agrume, simbolo fondano

arancio2

Il 22 marzo scorso, nella Sala Conferenze di Palazzo Caetani in Fondi, l’Archivio Storico dellaMemoria del ‘900 e il Gruppo Folclorico Città di Fondi, con il patrocinio degli Assessorati all’Agricoltura-Turismo e alla Cultura del Comune di Fondi, hanno raccontato la storia della coltura e cultura dell’‘ARANCIO’ nel comprensorio fondano, a ottant’anni dalla prima ‘Sagra dell’arancio’.

L’intento è stato quello di recuperare aspetti della storia locale, enucleandone le dinamiche e proponendone le immagini, col fine pedagogico di rendere consapevoli le nuove generazioni della storia del territorio di appartenenza. Per l’occasione, l’Amministrazione Comunale, sollecitata dagli organizzatori dell’evento, ha realizzato la piantumazione di alberi di arancio, all’ingresso nord della città, nel quartiere di via Roma, che ha, per decenni, costituito il cuore commerciale agrumicolo. La prof.ssa Forte che opera nell’ottica di recuperare il ‘senso profondo del passato’, in una società sempre più ‘smemorata’ e distratta dai ritmi frenetici del presente, ritenendo che passare ‘memoria’ alle giovani generazioni sia doveroso e fondamentale ai fini della costruzione di cittadini consapevoli, ha raccontato come l’arancio abbia rappresentato, per decenni: fatica, preoccupazione, floridezza economica e bellezza della nostra Terra. Oggi, secondo la nostra, ‘ripiantare l’arancio’ significa onorare le radici contadine di Fondi e utilizzare un terreno ‘vocato’ a questo tipo di produzione. L’arancio è una pianta vigorosa, longeva, i suoi frutti hanno un calendario di maturazione che va da novembre a maggio, per cui è presente sul mercato per buona parte dell’anno. Far crescere questa pianta sempreverde, che in primavera diffonde la fragranza dei fiori, nella stagione fredda rincuora con il suo colore, significa anche scegliere un frutto con abbondanza di vitamina C, con proprietà antiossidanti, ricco di bioflavonoidi, (per i fondani, a portata di ‘mano’), come ha illustrato nel suo intervento scientifico la dottoressa Mara Bodesmo, che nella dettagliata presentazione ha trattato molteplici aspetti, non tralasciando l’alone mitologico. Bandite nostalgie e romanticherie (riservate ai vasti spazi della fantasia di ognuno di noi), nell’ottica del necessario cambiamento, come Archivio della Memoria, proponiamo di curare un prodotto che ha tutte le potenzialità per diventare ‘di nicchia’ e ritornare ad essere (insieme ad altri di cui il territorio è ricco) volano per la nostra economia. Inoltre, la presenza dell’albero d’arancio, lungo i viali cittadini, oltre a naturalizzare la città, lascerà inalterata la pavimentazione dei marciapiedi perché l’apparato radicale di questo albero è poco invasivo, come anche sostenuto nel progetto di piantumazione dal presidente del Gruppo Folk, Aldo Accappaticcio.

Nell’ottica della green economy, non possiamo trascurare, e NOI dell’Archivio della Memoria del ‘900 della città di Fondi, non l’abbiamo trascurato, l’analisi del sistema economico, considerando i costi-benefici del regime di produzione dell’arancio, nel rispetto dell’impatto ambientale (produzione e commercializzazione), che suggerisce un modello di economia totalmente sostenibile, così come emerso dall’intervento al convegno del dottor Lino Conti che ha esposto le cause del cambiamento nella produzione a partire dagli anni sessanta, invitando ad un consumo locale responsabile e salutare. Rivisitare il modello proposto, nei lontani anni ’40, dal concittadino dottor Onorato Dinia, ha suggerito la prof.ssa Forte, ed attuarlo, potrebbe essere vantaggioso: distillare gli oli essenziali dell’arancio e dei fiori per estrarne prodotti di erboristeria e cosmetica, affiancando questa attività alla commercializzazione del prodotto ‘fresco’.

Nelle settimane precedenti l’evento, numerose classi degli Istituti Scolastici di Fondi, grazie alla collaborazione dei dirigenti Paparello, Bonelli, Del Sole e Palombo, hanno incontrato gli Assessori Biasillo, Maschietto e la prof.ssa Forte per una informazione e riflessione sugli aspetti sopra menzionati. Sabato 22 marzo, giornata conclusiva del percorso, il coro degli alunni dell’Istituto Comprensivo ‘Don Milani’ guidato dall’insegnante Michelina Carnevale e il maestro Gianni Mastromanno ha salutato gli ospiti, cantando l’Inno di Fondi, testo del maestro Elio Marini, musica Leonardo Laserra Ingrosso; un pubblico in piedi ha onorato il nome della città ed applaudito la preparazione dei ‘giovanissimi fondani’. I ragazzi dellArchivio Grouphanno interpretato il racconto:‘La raccolta delle arance’ dell’eclettico maestro Rocco Raso; mentre la melodiosa voce del Gruppo Folk ha cantato ‘Purtuaje d’or’, la canzone scritta dai Maestri Luigi d’Ettorre e Federico Fiorillo. Al termine della serata una degustazione di prodotti a base d’arancia ha salutato i numerosi ospiti. La responsabile dell’Archivio, prof.ssa Forte ringrazia per la nutrita e calorosa partecipazione e invita, come in altre occasioni, a non dimenticare le nostre radici perché ‘Siamo perché eravamo’.

Giulia Rita Eugenia Forte

Responsabile ‘ARCHIVIO STORICO MEMORIA‘900’

About The Author

Related posts

Leave a Reply