Questa volta, secondo le proteste delle vittime, che hanno denunciato il furto presso la locale stazione CC, i malviventi hanno preso di mira una ventina di abitazioni ubicate nelle zone rurali del paese. Dalle case delle villette che si trovano nelle località di Migliorano, Intignano, San Marco, sulla Itri-Sperlonga, sono stati sportati i tratti terminali dei discendenti di rame.
A fare la scoperta gli stessi proprietari, in maggior parte residenti a Roma o a Napoli, i quali, nel fare rientro in paese per le vacanze natalizie hanno trovato la brutta sorpresa. I furti sono avvenuti nella massima tranquillità in quanto la piccola percentuale di presenza demografica nelle zone, che si animano d’estate, ha giocato a favore dei furfanti che hanno potuto agire indisturbati.
Purtroppo non si è trattato dell’unico caso di questo genere per i ladri di rame. Si contano a decine i blitz di chi, provocando danni alle unità immobiliari, ne asporta i discendenti in rame, dato il valore crescente che questo materiale sta facendo registrare in questi periodi in cui ogni forma di sopravvivenza sembra autorizzare i compimento di atti comunque criminosi.
Le indagini dei CC proseguono nella direzione verso la quale portano gli indizi dei precedenti furti, dai quali potrebbero desumere elementi utili per dare un volto ai ladri di rame.
Orazio Ruggieri