Quaranta e non sentirli, son questi gli anni di Robert Blues, nome d’arte di Roberto Guglietta da Lenola, Latina.
Da anni impegnato nel campo della moda, pur avendo da pischello coltivato la passione per il dancefloor, ad un certo punto decide di mollare tutto e rituffarsi nella disco. Una festa, due feste. Un disco prodotto, due dischi prodotti.
E poi arriva Miami, le consolle che scottano, visto i nomi di fianco al suo (Daddy’s Groove, Plastik Funk, Todd Terry solo per citarne alcuni), e non ultimo un premio il “Dance Music Awards” per dj set live più visualizzato sul web nel 2017.
Così, in poche parole, sembrerebbe tutto facile, diretto, immediato, in realtà Robert, quando rientra negli ingranaggi delle discoteche lo fa con cautela, centellinando le situazioni e organizzando con la mentalità da imprenditore e poi con quella di artista.
Un percorso duro, fatto di tanti scetticismi attorno, ma con una consapevolezza: la gente durante i sui set si diverte, anzi di più, ed è questo che, da che mondo e mondo che fa successo.
In questo momento, mentre scriviamo, si stanno disegnando le traiettorie per l’estate alle porte, e immaginiamo che il nostro abbia un certo imbarazzo della scelta.
In tanto è tra i protagonisti di Snowland, il festival internazionale di Livigno dove lunedì aprirà il set delle, niente po po di meno che le Nervo.
Antonio Di Trento – www.26lettere.it