Le accuse rivolte all’Amministrazione comunale e al Sindaco Salvatore De Meo dal candidato alle elezioni regionali Maria Civita Paparello in merito a presunti impedimenti alla visibilità dei candidati alle prossime elezioni sono del tutto infondate. Lo specifica il portavoce del sindaco, in una nota stampa diramata nella giornata di ieri, lunedì 4 febbraio.
In un recente comunicato stampa si insinua – si legge – che i cartelloni per la comunicazione elettorale non siano stati posizionati negli appositi spazi “per motivi futili e banali”. Ebbene – si replica da Piazza del Municipio – poiché sussiste il «divieto di affissione dei materiali di propaganda elettorale al di fuori degli appositi spazi destinati a ciò da ciascun Comune» (art. 1 L.n. 212/ 56 come modificata dalla L.n. 130/1975), innanzitutto si è provveduto a far rispettare la legge occultando le affissioni elettorali effettuate negli spazi commerciali prima dell’apertura ufficiale della campagna elettorale. Oltre a ciò, forse il candidato Paparello non sa che a norma di legge il Comune di Fondi – così come tutti i Comuni della nostra provincia – ha l’obbligo di ricevere comunicazione ufficiale da parte degli organi preposti sulle liste ammesse alla consultazione elettorale. Questi, per il candidato Paparello, sarebbero “motivi futili e banali”. La comunicazione della Prefettura è giunta questa mattina alle ore 12.00, ma unicamente in relazione alle liste della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, e il Sindaco ha immediatamente convocato la Giunta municipale per deliberare sull’assegnazione degli spazi elettorali.
Si informano i cittadini che nei giorni scorsi il Comandante della Polizia Locale ha convocato apposita riunione con i responsabili delle forze politiche per rappresentare loro l’esigenza di essere rispettosi delle normative vigenti circa la campagna elettorale.
Il Sindaco di Fondi apprezza il senso di responsabilità sinora dimostrato dai partiti e dai candidati rispetto ad altre città della nostra provincia, in cui da giorni sono in atto affissioni abusive e selvagge con conseguente e intollerabile degrado del decoro urbano.
Nella nota diffusa agli organi di stampa da Maria Civita Paparello si asserisce perfino che i candidati, a causa di chissà quale ostracismo del Sindaco di Fondi, non possano far conoscere ai cittadini i loro programmi: forse è per questo motivo che sul sito internet del candidato Paparello non è possibile rintracciare il suo programma elettorale? Eppure, secondo le norme previste dalla nostra Costituzione «tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione» (art. 21). Viceversa sul medesimo sito è in bella vista un comunicato stampa propagandisticamente critico nei confronti dell’Amministrazione comunale con cui si sminuisce l’operato della giunta De Meo in merito al PLUS, un impegno progettuale che si è tradotto nell’assegnazione di un finanziamento superiore a 9 milioni di Euro che si concretizzerà in numerosi interventi di cui beneficerà la nostra comunità.
Il candidato Maria Civita Paparello, infine, sostiene di essere “danneggiata dall’amministrazione di centrodestra” dato che piazza Unità d’Italia “non è stata aperta al dibattito politico”. Anche in questo caso non è stato operato alcun boicottaggio ma si è proceduto esclusivamente all’applicazione delle norme vigenti. Difatti il Regolamento di Polizia Urbana (Titolo 1 – Disposizioni generali, Art. 3) disciplina quanto segue: «Sono […] escluse dalla fruizione per motivi di competizione, proselitismo, promozione o propaganda politica in ogni sua forma […] le occupazioni di ogni natura sull’area della zona pedonale compresa tra piazza IV Novembre e piazza unità d’Italia». Tale prescrizione vale, a tutti gli effetti, per qualsiasi partito politico.
Prima di formulare accuse così violente a mezzo stampa bisognerebbe essere assolutamente certi di ciò che si afferma.