Lettera Aperta ANDOS onlus Fondi ai vertici della Sanità Regionale

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La presente per segnalare le continue inefficienze e disservizi in campo sanitario sul territorio del Comune di Fondi.

A.N.D.O.S. ONLUS (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) nasce nel 1976.

Il Comitato di Fondi viene istituito nel 2008 su iniziativa della sig.ra Caterina De Filippis, attuale presidente. Tra gli obiettivi perseguiti dal comitato c’è l’assistenza, il supporto psicologico e riabilitativo per le donne operate al seno. A tal proposito i servizi offerti in convenzione con la Asl di Latina ed in atto presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi sono il Linfodrenaggio manuale e meccanico con bendaggio, alle donne operate, le mammografie nella fascia tra i 40 – 49 anni. Le volontarie, nel corso degli anni, si sono rese promotrici di numerosi eventi volti a sensibilizzare le persone, tutte, sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce per i tumori al seno. Andos Fondi è presente alla Race for the Cure, della Komen Italia, che annualmente si svolge a Roma, in prima linea per l’Ottobre Rosa, mese internazionale per la prevenzione dei tumori al seno, è promotore di convegni scientifici sul tema. Ogni 08 marzo, presso la nostra città il comitato dell’A.N.D.O.S. di Fondi organizza, con la partecipazione amichevole di molte associazioni che operano sul territorio, l’evento “In Marcia Per La Vita”; per ricordare l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce per le neoplasie che colpiscono il seno.

Abbiamo avuto modo di costatare in questi anni di ascolto del territorio che non sempre le istituzioni danno delle risposte concrete alle domande del cittadino in termini di offerta di servizi sanitari.

Si organizzano tavoli di concertazioni, scorrono fiumi di inchiostro in protocolli, delibere, in nome della prevenzione e della diagnosi precoce ma all’atto pratico quotidianamente ci troviamo a far fronte all’enorme divario tra il dire e il fare.

Quotidianamente, perseguendo il nostro obiettivo, con orecchio teso ed attento, ci troviamo a raccogliere testimonianze di persone, donne nella maggior parte dei casi,che per potersi sottoporre a controlli devono eseguire un vero calvario dovuto ai lunghi tempi di attesa, ai servizi sanitari inefficienti o soppressi con un colpo di spugna. Non è lo Stato, in base alla nostra Carta Costituzionale, che si fa carico di promuovere ogni iniziativa volta a migliorare lo stato psico – fisico e sociale dell’individuo?

Nel corso delle iniziative dell’ottobre rosa 2014, a Fondi, abbiamo avuto oltre 1000 contatti. Abbiamo effettuato 134 visite gratuite. Tra le 134 donne visitate, 5 hanno avuto bisogno di agoaspirato e una di una biopsia multipla, 48 sono state viste anche eco graficamente ed una inviata alla Risonanza Magnetica. Nell’ambito del progetto mammografico 40 – 49 anni abbiamo effettuato 30 esami mammografici ed altrettante ecografie,dando la precedenza a donne sintomatiche, per questo progetto abbiamo avuto 200 adesioni.

Il 4 marzo 2015 Andos onlus Fondi ha partecipato alla giornata – In piazza per te – nel comune di Formia. Un’iniziativa organizzata dal centro Navale della Guardia di Finanza di Formia, Croce rossa Italiana – comitato sud pontino -. e il con il contributo scientifico del Distretto Formia-Gaeta dell’Asl di Latina. Sono state eseguite 160 visite senologiche, 25 ecografie e purtroppo sono stati riscontrati 4 casi di neoplasia avanzata. Abbiamo raccolto la testimonianza di molte donne che in età da screening non sono state mai contattate. Con sommo dispiacere, sono mesi che ci troviamo a costatare che lo screening mammografico è bloccato.

Sul sito della regione Lazio tra i percorsi di screening gratuito si legge: I programmi di screening sono Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ossia dei percorsi organizzati di prevenzione e diagnosi precoce GRATUITI E ATTIVI TUTTO L’ANNO.
L’obiettivo dei programmi di screening è individuare il tumore o eventuali lesioni pre-tumorali in una fase precoce. In questo modo i possibili trattamenti e le cure diventano più efficaci e meno aggressiv
i”.

Cosa deve fare una persona, per vedere dignitosamente rispettato quanto sancito dall’art.32 della costituzione. In nome della spending review, dell’esigenza di fare cassa, il diritto alla salute,ormai ha perso il suo significato di inviolabilità.

A queste dinamiche, ovviamente, riesce a sfuggire chi economicamente può disporre di servizi a pagamento, mentre altri continuano a fare la fila e a sperare che quella ghiandola e/o nodulo non sia nulla di grave.

Ma a tener compagnia alle inefficienze dello screening nel nostro territorio c’è la struttura del San Giovanni di Dio ormai al collasso. La cronaca docet. La struttura ormai rischia di implodere per l’assenza di personale e per il sovraccarico di lavoro e a farne le spese come sempre, noi, utenti finali.

Siamo tutti seriamente preoccupati per il notevole ridimensionamento dei servizi e del personale dell’ospedale San Giovanni di Dio, di Fondi. Al Presidio Ospedaliero Centro Fondi afferiscono i cittadini di Fondi, e paesi limitrofi, per un totale calcolato per difetto di quindicimila persona all’anno.

Con grande rammarico dobbiamo salutare il Dr Massimo Diana. Medico e uomo di grande spessore sia professionale sia umano. In collaborazione con l’Andos Fondi, è riuscito ad attivare servizi ambulatoriali destinati a patologie tiroidee e mammarie, fino a prima localizzati solo a Latina. Sempre in prima linea, con Andos Fondi a seguire le tante donne che necessitavano di un controllo senologico. Scrupoloso, attento ad ogni particolare adesso il dr Diana, vincitore di un concorso per un ospedale della capitale, vede per tre anni allontanarsi la sua spada di Damocle; ebbene si, sempre precario.

Costretto a dimettersi perché la Asl non è stata capace di offrire delle condizioni contrattuali migliori rispetto a quelle che invece gli sono state proposte da una Asl della capitale.

Perché non viene valorizzato un precario professionalmente formato, a rimanere nell’azienda con la quale lavora da 8 anni, invece di incentivare la sua fuga?

Ma è così difficile ed antieconomico assicurare continuità dell’efficienza?

Senza dubbio, questa partenza andrà a gravare su una situazione già da molto tempo instabile, per il reparto di Chirurgia, del San Giovanni di Dio, lasciando il primario Dr Bertolini, sempre più solo.

Nella delibera regionale sulla rete oncologica della mammella su direttiva europea e nazionale, il S.Giovanni di Dio è stato individuato centro dove verranno effettuate le biopsie.

Ci chiediamo quali saranno i servizi che verranno attuati se perdiamo continuamente unità mediche?

Eppur qualcosa si muove.

L’ufficio stampa del Comune di Fondi, dà il seguente comunicato: “Il Comune di Fondi e l’Azienda USL di Latina hanno sottoscritto nei giorni scorsi un nuovo protocollo d’intesa per la prosecuzione dell’attività di screening del colon-retto sulla popolazione maschile e femminile di Fondi, che anche per il 2015 prevede esami totalmente gratuiti. L’Amministrazione comunale ha garantito con proprie risorse economiche il finanziamento di una borsa-lavoro a favore di un endoscopista esperto e competente che collaborerà con l’équipe dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” all’esecuzione delle colonscopie dei soggetti positivi al test di screening”

Siamo orgogliosi di questo risultato, visto che il San Giovanni di Dio è centro screening di II livello del colon retto e pertanto perché dare credibilità a quanti sostengono che invece anche il servizio di Endoscopia del San Giovanni di Dio è destinato a scomparire? O forse ci si troverà dinanzi all’ennesimo colpo di spugna? e così un altro servizio cancellato.

Andos onlus Fondi continuerà a perseguire i suoi obiettivi, sempre al fianco delle Istituzioni, promuovendo iniziative in sinergia con esse, e ovviamente mai in sostituzione.

Chiediamo alle SS.VV di rendere ATTUABILI ed EFFICIENTI strumenti che esistono sul cartaceo e che messi in atto sono in grado di garantire il benessere psico – fisico del cittadino e dare dignità al malato. Basta continuare a tagliare servizi che funzionano, numero dei posti letto, alimentare sempre più le fila del precariato.

Non smetteremo di sottolineare che urge l’applicazione ed il corretto funzionamento delle norme che tutelano la salute del cittadino. Basta con le disuguaglianze nelle possibilità di accesso alle cure. Quale logica si trova dietro le disposizioni da parte della Asl Latina di eliminare il servizio di oncologia dall’ospedale di Terracina, costringendo i malati oncologici a recarsi prima a Gaeta per le visite e poi alla struttura di Formia per la somministrazione delle terapie.

Siamo stanchi dell’indifferenza, da parte delle Istituzioni, alle problematiche di una popolazione locale che invece necessita di quel tipo di servizi specialistici che stanno migrando verso altre Asl.

NON CONTINUATE A METTERE IN DISCUSSIONE IL DIRITTO ALLA SALUTE DEL CITTADINO.

La Presidente Andos onlus Fondi, Caterina De Filippis

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