Lettera aperta di cittadine fondane sull’Ospedale San Giovanni di Dio

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E’ inutile chiedere la luna nel pozzo, tanto non ci sente nessuno, e nemmeno rivangare un passato recente fatto di scelte sbagliate da parte di alcuni responsabili di servizi importanti dell’Ospedale di Fondi.

Il responsabile del “pronto soccorso” degli Ospedali Pontini non si è prodigato per attivare il servizio O.B.I. (Osservazione Breve Intensiva) nel nosocomio fondano nonostante la disponibilità di spazi già funzionali.

Il responsabile del “laboratorio analisi” ha preferito privilegiare il servizio per gli esterni anziché per gli interni con le conseguenze che abbiamo sotto gli occhi. Il primario di “chirurgia” riuscendo a vedere oltre ha lasciato l’Ospedale di Fondi. Mentre il nuovo primario ha trovato una equipe medica efficiente ma non ha trovato un’intesa con i colleghi più giovani che hanno preferito andare via. E poi il dott. Viola che vedendosi limitato nel proprio impegno professionale ha avuto una reazione che per poco non gli costava il posto di lavoro.

E ancora, il primario di “pediatria” ha fatto chiudere il reparto perché esente dai turni. Tuttavia l’Ospedale di Fondi continua a dimostrare una grande vitalità e continua a lavorare soprattutto grazie alla buona volontà e al senso di responsabilità di alcuni medici e operatori sanitari.

Infatti le sale operatorie non hanno mai interrotto il servizio grazie al responsabile degli “anestesisti” ed ad alcuni altri medici che si fanno carico di turni disumani e fanno fronte anche all’emergenza che si realizza nella mancata sostituzione degli anestesisti seriamente ammalati.

Il reparto di “ostetricia” è stato in grado di assistere oltre mille partorienti, e altrettanti nascituri, nonostante la carenza di personale ostetrico e ginecologico e nonostante la carenza di servizi di supporto quali quello cardiologico e tecnico di laboratorio analisi.

C’è da rilevare, comunque, che altrove le cose non vanno meglio. A Latina, per fare un esempio, i medici di “radiologia” non hanno nemmeno il tempo di refertare gli esami eseguiti ed altri, invece, non vanno in pensione per evitare che i colleghi vadano in difficoltà.

Perciò ci chiediamo: non potrebbe essere possibile stralciare una piccola parte dei 14 milioni di euro stanziati per l’ammodernamento delle strutture e l’acquisto di nuove attrezzature, che non funzionano mai in quanto manca la materia prima costituita dalla forza umana, per assumere medici e tecnici sanitari per garantire il funzionamento in sicurezza dei servizi esistenti e pensare poi alle opere strutturali?

Se nell’Ospedale di Fondi si attivasse il “day surgery”, esso potrebbe costituire un grande investimento per il futuro, ed anche se si riuscisse ad avere un microscopio per la chirurgia oculistica si potrebbero eseguire molti interventi sulle cataratte.

Essere curati al meglio è un diritto del Cittadino, è opportuno ricordarlo sempre, sancito dalla Costituzione Italiana.

Un gruppo di cittadine Fondane.

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