Esposto relativo all’istituzione di un parcheggio a pagamento alla stazione di Monte San Biagio
Il Comune di Monte San Biagio (LT) ha reso a pagamento (striscie blu) un grande parcheggio a servizio degli utenti della Stazione di Monte San Biagio.
Questo parcheggio, la cui realizzazione è stata finanziata dalla Regione Lazio, viene utilizzato da centinaia di pendolari che ogni giorno prendono il treno per andare a lavoro.
E’ molto grande e ampliamente capiente per tutti gli utenti, non ci sono motivazioni di razionalizzarne e/o ridurne l’utilizzo.
In sostanza non vi è nessun interesse pubblico che giustifichi l’istituzione di un parcheggio a pagamento, se non quello di contribuire alle finanze del Comune di Monte San Biagio. E non credo che questa possa essere una motivazione che legittimi tale scelta.
Inoltre è un parcheggio incustodito, quindi non si capisce quale servizio si stia pagando.
In nessuna stazione vi sono parcheggi a pagamento (vedi Latina) se non quelli privati.
A questa palese illegittimità della delibera che istituisce il parcheggio a pagamento, si aggiungono delle ulteriori assurdità:
a) Gli utenti non residenti a Monte San Biagio pagano un abbonamento mensile doppio ( 30 euro al mese, un parcheggio privato, custodito e coperto alla stazione di Fondi costa 40 euro al mese)
b) L’abbonamento è per un auto (bisogna indicare la targa), per cui se due persone viaggiano insieme e si alternano con l’auto dovrebbero fare due abbonamenti. E se uno ha due auto e una dal meccanico?
Un’ ultima cosa: nel parcheggio sono previsti alcuni posti non a pagamento (strisce bianche) .
Sono stati realizzati nel punto più lontano della stazione ma adiacenti ad un ristorante. Per cui chi va al ristorante la sera o il sabato e la domenica ha il parcheggio gratis. Un bel regalo ai clienti di questo ristorante. Ma di chi è questo ristorante?
Questa è l’Italia: continuando così potremmo anche avere qualche Sindaco che farà pagare ai forestieri un pedaggio per transitare sulle strade comunali: sai, per contribuire alla loro manutenzione!
Spero che le istituzioni destinatarie di questa lettera facciano qualcosa per porre fine a questo abuso che sa di medioevo.
Giancarlo Di Fonzo