Inaugurazione quest’oggi, Mercoledì 19 Agosto, dalle ore 19.00, della mostra “PURIFICATO nel Centenario della nascita”, allestita nella sala dedicata al Maestro all’interno del complesso di San Domenico, ex convento sito nel cuore del centro storico di Fondi, in largo Luigi Fortunato.
L’inaugurazione della mostra sarà tenuta dal Sindaco di Fondi Salvatore De Meo e dal Commissario Straordinario del Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi Bruno Marucci, alla presenza di Teresa e Giuseppe Purificato, figli del Maestro.
L’esposizione – che resterà aperta sino al 10 Ottobre p.v. (orari: 17.00 – 23.00) – è organizzata dall’Associazione di Promozione Culturale “Domenico Purificato”, di cui la stessa Teresa è presidente, ed è ospitata presso la struttura della Regione Lazio a cura del Comune di Fondi e del Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi.
Hanno sostenuto la realizzazione dell’iniziativa: Banca Popolare di Fondi, Banca Popolare del Lazio, Consorzio di Bonifica Sud Pontino, Centro Studi “Cappella Orsini”, Agenzia “Generali-Toro” De Gregori, azienda “D.R. Costruzioni” e Condotta “Slow Food” di Terracina che, proprio in occasione dell’inaugurazione, curerà – in collaborazione con i ristoranti di Fondi “Riso Amaro” e “Da Fausto” – una degustazione di prodotti tipici del territorio.
Nella ricorrenza del centenario della nascita di Domenico Purificato (Fondi 14.03.1915 – Roma 06.11.1984), artista che ha dedicato l’intera vita all’arte e alla cultura (pittore, scrittore, scenografo, saggista, direttore dell’Accademia di Brera dal 1972 al 1980), si è voluto comporre una mostra che, come si augura l’Associazione a lui dedicata, possa consentire «la riscoperta e la rivisitazione della sua pittura, attraverso gli aspetti più significativi e i contenuti più profondi in essa presenti». Particolare attenzione è stata «riservata alla figura di Purificato quale difensore puntuale e assiduo del paesaggio, appassionato del territorio e delle tradizioni pontine e ciociare in particolare, vero ambientalista ante litteram».
Tante dunque, anche per il Comune e per il Parco, le ragioni per sostenere questa mostra, riaccogliendo così “Menico” nel suo paese natio, con affetto e riconoscenza.