Proseguono a ritmo serrato le indagini dei Carabinieri sull’omicidio di Ulrico Cappia, l’enologo di 57 anni ucciso il 5 settembre scorso nelle campagne di Itri, in località Porcignano.
I Ris di Roma, che da giorni stanno esaminando la Fiat 500 dove è stato rinvenuto il corpo carbonizzato della vittima, avrebbero individuato all’interno dello scheletro della vettura alcune tracce organiche compatibili con dna umano.
L’ipotesi degli inquirenti è che l’assassino di Cappia possa essere un conoscente dell’enologo, salito sull’auto la sera dell’omicidio, le cui tracce sarebbero rimaste nell’abitacolo anche dopo il rogo.