Sono scattati anche a Fondi e Terracina i sigilli a beni riconducibili agli affiliati del Clan Mallardo. I sequestri, nell’ambito dell’operazione «Bad Brothers», sono stati posti sulla base di un provvedimento del Tribunale di Latina: mentre i reati erano svolti in Campania, gli investimenti erano nel Lazio.
Si tratta di patrimoni aziendali collegati a 15 società, con sede nella provincia di Latina, Napoli, Caserta e Bologna (6 operanti nel settore delle costruzioni di edifici, uno nel commercio di porcellana, due in quello di autoveicoli, tre nell’intermediazione immobiliare e tre nell’alberghiero e della ristorazione); 174 unità immobiliari (nella fattispecie, alcune villette a Fondi); 25 tra auto e moto (tra cui 3 autovetture d’epoca); rapporti bancari, postali, assicurativi, azioni. Nel provvedimento, anche una concessionaria d’auto a Fondi. Il tutto per un valore complessivo di oltre 65 milioni di euro.
Le indagini, coordinate dai pm Barbara Sargenti, Maria Cristina Palaia e Lina Cusano, sono state avviate nel 2012 ed hanno consentito di accertare, anche tramite le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, la costante ed inarrestabile ascesa, nelle Provincie di Latina e Napoli ed in parte anche in Emilia Romagna, di personalità legate ai Mallardo. Il Clan in questione nel tempo aveva orientato la sua attività, oltre che al finanziamento del traffico di sostanze stupefacenti, anche al controllo di attività economiche di rilievo. Ciò attraverso la partecipazione finanziaria in società o con estorsioni. Tale impegno ha permesso di potenziare le capacità del gruppo, esteso anche oltre il territorio di stretta competenza criminale, arrivando ad operare anche nel Lazio.