Il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo esprime sconcerto e indignazione a seguito del disinteresse mostrato dal Commissario ad Acta per la Sanità regionale Nicola Zingaretti, che ancora una volta ha scelto di ignorare l’ennesima nota urgente trasmessa ormai da diversi giorni dal primo cittadino, anche a nome dei Sindaci del comprensorio, in cui chiedeva un incontro al fine di proporre relativamente all’Ospedale di Fondi una sia pur minima modifica della proposta di Atto Aziendale ASL di Latina prima della definitiva approvazione da parte della Regione Lazio.
Lo sconcerto è derivante anche dalla totale indifferenza con cui sono state accolte le analoghe richieste trasmesse alla Commissione di Esperti nominata dallo stesso Commissario Zingaretti e alla Commissione regionale Politiche sociali e Salute.
«Siamo di fronte – si rammarica De Meo – all’ennesimo sgarbo istituzionale che le Amministrazioni locali sono costrette a subire in poco meno di due anni. Ormai non si contano più le richieste, pacate e documentate, che abbiamo trasmesso alla Regione Lazio a guida Zingaretti per rappresentare le perduranti carenze strutturali e di personale dell’ospedale “S. Giovanni di Dio” di Fondi.
Ad esse è stato opposto solo uno sprezzante silenzio. Un silenzio che avvilisce le decine di migliaia di cittadini di questo comprensorio, le cui istanze vengono in tal modo completamente disconosciute da parte di chi invece dovrebbe rappresentare non solo la città di Roma ma tutti i Comuni e i territori regionali e pertanto comprenderne le esigenze. Siamo di fronte non soltanto all’applicazione ragionieristica dei parametri di spesa per il rientro dal deficit ma ad una miopia che non consente di comprendere come tali parametri non possano essere corrispondenti a tutte le realtà territoriali.
Ci saremmo finalmente aspettati da Zingaretti un’attenzione diversa alle province dopo le roboanti dichiarazioni della campagna elettorale. Ora, dopo aver assunto sempre posizioni istituzionalmente corrette e aver confidato per l’ennesima volta nella possibilità di aprire un dialogo, agirò con ancora maggiore determinazione affinché non siano definitivamente mortificate le ragioni dei miei concittadini e dei residenti del comprensorio.
La prossima settimana, unitamente ai colleghi del comprensorio, ritornerò ad autoconvocarmi in Regione ed incontrerò associazioni e comitati di cittadini con cui condividere l’urgenza di una mobilitazione generale a difesa del nostro ospedale per sostenere una petizione che promuoveremo come ennesima richiesta per una revisione dell’Atto Aziendale prima della sua definitiva approvazione da parte di Zingaretti».