A seguito della riunione tenutasi il 9 giugno alla presenza del sindaco di Fondi Salvatore De Meo, del direttore generale Asl Dr. Michele Caporossi e del suo staff, composto dal Dr. Cordoni e dal Dr. Parrocchia, la Fondazione San Giovanni di Dio e il Comitato ospedaliero esprimono totale rammarico per l’andamento dell’incontro che è apparso sterile e senza azioni particolarmente significative. Il Dr. Caporossi ha illustrato la sua azione base: il medico deve andare incontro ai pazienti e non viceversa. A Fondi succede esattamente il contrario, tanto che abbiamo ricordato nuovamente l’episodio dell’affitto della tac a Terracina, con il mancato utilizzo della tac di Fondi, con il conseguente spreco di risorse a carico dei cittadini e lo spostamento inutile di ammalati. Inoltre è stato sottolineato anche l’ultimo triste episodio in cui l’equipe chirurgica per operare pazienti residenti a Fondi è stata spostata a Terracina. Sul Dr. Parrocchia non sappiamo cosa pensare, ma certamente su questo personaggio vanno presi dei provvedimenti seri, poiché mentre esternavamo i disagi di quanto accaduto, ha continuato a denigrarci, sorridendo, senza alcun ritegno. Bisogna controllare il lavoro di questa persona, che viene a Fondi raramente e si attribuisce uno straordinario di 800 ore. Caporossi ha chiesto alla Regione Lazio 75 assunzioni, di cui 40 ospedalieri ma si è visto attribuire tre dottori. Noi capiamo il suo disagio, ma deve trarre le conclusioni o ha i medici per far funzionare la sanità pontina o la sua presenza è nulla e nell’impossibilità di proseguire la sua azione, presenti le sue dimissioni. Siamo stanchi di aspettare e proponiamo: A) Un consiglio comunale straordinario, in cui fra l’altro si chiedano i dovuti provvedimenti nei confronti del dottor Parrocchia oltre all’esame di quanto successo nell’ultimo periodo all’ospedale di Fondi. B) L’immediata funzionalità del reparto di chirurgia per tre giorni a Fondi e per tre giorni a Terracina. Questo significa salvare il Presidio Centro, il costo è zero. C) L’immediata funzionalità della Terapia Intensiva, esistente nel nosocomio di Fondi in modo da far operare con serenità la Chirurgia e l’Ostetricia. D) Intendiamo avviare uno sciopero generale o altre manifestazioni che il Comune, le forze politiche di maggioranza e opposizione indicheranno insieme alla Fondazione e al Comitato, qualora quanto richiesto non venga immediatamente realizzato. Tutti i cittadini che vogliono aderire affinché gli ammalati vengano salvaguardati e l’ospedale di Fondi possa sopravvivere, possono scrivere a: comitatospedalefondi@libero.it.