
Venerdì 4 aprile, la fascinosa sala del castello Caetani di Fondi ha ospitato la presentazione del libro di Pino Pecchia: “Il Bosco Rosso” ad un nutrito ed interessato pubblico intervenuto, un’occasione di riflessione personale e collettiva grazie ad una modalità di trattazione intrisa di profonda e moderata sensibilità che si è snodata attraverso i vari interventi degli interlocutori.
Dapprima la dotta introduzione storica della prof.ssa Giulia Eugenia Rita Forte arricchita dalla proiezione di immagini d’epoca di Fondi, poi il trasporto della voce narrante di Serina Stamegna che è riuscita a dare, con naturale espressività ad ogni parola un valore profondo e drammatico e gli opportuni interventi del coadivatore della serata Gaetano Orticelli hanno creato la giusta empatia con i presenti. Infine l’intervento di Pino Pecchia, che racconta i fatti accaduti con estrema discrezione, riportando particolari e dettagli, gratificante epilogo di anni di ricerca meticolosa e appassionata.
Nel pubblico momenti di emozione, come testimoniato anche dal Sindaco Beniamino Maschietto nel suo intervento finale di saluto, insieme a elementi di riflessione su questo male sociale, il femminicidio, che si perde nella notte dei tempi, sempre attuale, che ferisce le coscienze e inquieta gli animi.
Ad ognuno di questi atti di pura bestialità va data dignità nel ricordo e va rivolto un personale pensiero da parte di ciascuno.
Coinvolgente serata, che l’Assessore alla cultura Vincenzo Carnevale ha apprezzato per l’arricchimento a livello storico dell’opera di Pino Pecchia. Come valore aggiunto all’incontro il video del prof. Emidio Quadrino e la lettura sempre appassionata del dott. Gino Fiore, di un brano del libro. San Giovanni Paolo II scriveva: “Grazie a te donna, figlia e donna, sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso sociale la ricchezza della tua sensibilità, la tua intuizione, della tua generosità, la tua costanza”.
La sensazione è di avere intorno sempre più maschi e meno uomini, sensibilizzare è necessario, educare al rispetto dell’altro socialmente utile, contro ogni forma di violenza. “L’amore non può coesistere con il timore”, scriveva Seneca, e aggiungo che è in antitesi con il possesso.
Al Comune di Fondi e all’Associazione Pro Loco Fondi APS un sentito grazie per aver concesso l’interessante serata dal tema doloroso, che tutto il team di relatori ha trattato con intenso coinvolgimento.
VARTAN