Pino Pecchia e “Il Bosco Rosso”

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Venerdì 4 aprile, la fascinosa sala del castello Caetani di Fondi ha ospitato la presentazione del libro di Pino Pecchia: “Il Bosco Rosso” ad un nutrito ed interessato pubblico intervenuto, un’occasione di riflessione personale e collettiva grazie ad una modalità di trattazione intrisa di profonda e moderata sensibilità che si è snodata attraverso i vari interventi degli interlocutori.

PHOTO-2025-04-05-09-04-15 2Dapprima la dotta introduzione storica della prof.ssa Giulia Eugenia Rita Forte arricchita dalla proiezione di immagini d’epoca di Fondi, poi il trasporto della voce narrante di Serina Stamegna che è riuscita a dare, con naturale espressività ad ogni parola un valore profondo e drammatico e gli opportuni interventi del coadivatore della serata Gaetano Orticelli hanno creato la giusta empatia con i presenti. Infine l’intervento di Pino Pecchia, che racconta i fatti accaduti con estrema discrezione, riportando particolari e dettagli, gratificante epilogo di anni di ricerca meticolosa e appassionata.

 

 

 

 

Nel pubblico momenti di emozione, come testimoniato anche dal Sindaco Beniamino Maschietto nel suo intervento finale di saluto, insieme a elementi di riflessione su questo male sociale, il femminicidio, che si perde nella notte dei tempi, sempre attuale, che ferisce le coscienze e inquieta gli animi. PHOTO-2025-04-05-09-04-14

Ad ognuno di questi atti di pura bestialità va data dignità nel ricordo e va rivolto un personale pensiero da parte di ciascuno.

Coinvolgente serata, che l’Assessore alla cultura Vincenzo Carnevale ha apprezzato per l’arricchimento a livello storico dell’opera di Pino Pecchia. Come valore aggiunto all’incontro il video del prof. Emidio Quadrino e la lettura sempre appassionata del dott. Gino Fiore, di un brano del libro. San Giovanni Paolo II scriveva: “Grazie a te donna, figlia e donna, sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso sociale la ricchezza della tua sensibilità, la tua intuizione, della tua generosità, la tua costanza”.

La sensazione è di avere intorno sempre più maschi e meno uomini, sensibilizzare è necessario, educare al rispetto dell’altro socialmente utile, contro ogni forma di violenza. “L’amore non può coesistere con il timore”, scriveva Seneca, e aggiungo che è in antitesi con il possesso.

Al Comune di Fondi e all’Associazione Pro Loco Fondi APS un sentito grazie per aver concesso l’interessante serata dal tema doloroso, che tutto il team di relatori ha trattato con intenso coinvolgimento.

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VARTAN

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