All’ingresso di Palazzo Caetani quelle due prime opere avevano colpito tutti. La più giovane e il più veterano tra gli artisti presenti erano destinati ad incontrarsi così.
Nel corso della mostra in gennaio a Palazzo Caetani di Fondi dedicata alla Shoah, Asia Argentino (appena sette anni) e Franco Clary (in attività sin dagli Anni Settanta) avevano le proprie opere esposte l’una accanto all’altro. Da questo incontro nasce oggi la volontà del pittore tarantino di ospitare nella sua città la piccola artista di Fondi, nipote di quell’Umberto Argentino che con Clary espose nel 2011 sempre a Fondi. Entrambi, dunque, si ritroveranno a Taranto, nei pressi dell’acciaieria “Ilva”, per portare in Puglia la propria ispirazione artistica.
Franco Clary è pittore esperto e noto a livello nazionale per diversi riconoscimenti ottenuti nel corso della sua lunga carriera. Raffaele Nigro, uno dei critici di maggiore fama, ha scritto di lui: «Clary è un “chiarista” volante o, come piacerebbe dire a Calvino, un pittore della leggerezza. Dico “chiarista” nel senso che spesso la scelta dei colori va verso quel movimento milanese degli anni trenta-quaranta che scelse la luce, il pastello, la chiaria del giorno. Ma sopratutto lo dico un pittore della sospensione, alla maniera di Millet quando all’angelus fa fermare tutto e tutti e dice: “ora si contempla, ora si ascolta il colore del suono, quello del silenzio”.
Nel 2011 aveva accolto di buon grado l’invito di Umberto Argentino ad esporre insieme a Palazzo Caetani: «Fu una mostra molto apprezzata – ammette Argentino – e l’amicizia duratura con Clary mi riempie d’orgoglio. Portare le mie opere a Taranto sarà un grande onore, spero di far conoscere al meglio anche lì i luoghi d’ispirazione di questa nostra bella terra. E poi è una gioia sapere del suo apprezzamento per le primissime prove della piccola Asia».