Domani, sabato 14 Settembre, alle ore 19.00 presso la Sala convegni del Castello Caetani, avrà luogo la presentazione del “Comitato per la Casa della Cultura di Fondi” – fondato da un gruppo di associazioni cittadine attive nella cultura, nell’ambiente e nel sociale – e del progetto della stessa.
L’iniziativa, che si avvale del patrocinio del Comune di Fondi ed è a ingresso libero, è aperta alla partecipazione di cittadini, istituzioni locali, associazioni del territorio e di tutti gli amanti della cultura.
L’idea è frutto di una fitta cooperazione tra molte realtà cittadine, storiche ed emergenti, proiettate verso un traguardo comune: un luogo fisico e “metafisico” vivo e multiforme, in cui ogni giorno possa rigenerarsi la cultura, che di Fondi costituisce il dna profondo, tra novità in fermento e inestimabili eredità naturalistiche, storiche e intellettuali.
L’incontro di domani rappresenterà l’occasione per far conoscere il manifesto promotore della Casa della Cultura, svelare il logo del progetto e proiettare un video emozionale che racconta il lavoro delle associazioni fondatrici: iniziative di musica, teatro, letteratura, cinema, pittura, fotografia, cultura ambientale, civica e politica, che tutto l’anno coinvolgono pubblici diversi nelle piazze, nei palazzi istituzionali, nelle scuole.
Al termine della presentazione la parola passerà alla città, per un dialogo diretto con le istituzioni e i cittadini.
Il network della Casa della Cultura – che per natura e obiettivi si apre alla futura inclusione di altre associazioni, enti e singoli – è composto oggi dalle venti associazioni fondatrici: Amici Diversi, ANPI Fondi, Articolo Ventiquattro, Fotografichementi, Musicinecultura, Obiettivo Comune, Fondi Turismo, Giuseppe De Santis, Il Quadrato, La Cinearte Produzioni, Leggimi Sempre, Libero De Libero, Minerva, Ferruccio Busoni, Sergej Rachmaninov, Nadyr, Nuove Prospettive, Fare Verde Fondi, Fonderie delle Arti Signor Keuner, Legambiente “Luigi Di Biasio”.
«Un luogo che si chiami Casa della Cultura – si legge nel “Manifesto” del Comitato – non può e non deve essere identificato in un edificio specifico; la cultura non ha una casa ma entra nelle case di tutti, vive per le strade e nelle piazze, abita gli animi aperti e sensibili. Seguendo questa logica e adottando in maniera condivisa questi principi, non possiamo che desiderare, immaginare, vedere e soprattutto costruire una Casa della Cultura. Le fondamenta di questo spazio saranno la collaborazione, il fare rete, il mettersi a disposizione gli uni degli altri, mescolandoci ma mai confondendoci».