Il Comune di Fondi rende noto che, come negli anni scorsi, è stato pubblicato un bando per l’assegnazione di n°15 borse lavoro per attività risocializzanti destinate a soggetti in condizioni di disagio socio-economico che non sono riusciti ad inserirsi nel mercato del lavoro.
L’inserimento lavorativo è un intervento che permette al soggetto adulto in situazione di svantaggio economico e sociale di realizzare un percorso mirato a favorire sia l’autostima personale che l’apprendimento di specifiche competenze lavorative, nonché una minima autonomia economica, considerata l’erogazione di un contributo economico pari ad Euro 500,00 lordi mensili.
Per ciascun soggetto verrà redatto un dettagliato progetto operativo ed individuato un tutor comunale. Le attività da svolgere su 5 giorni settimanali per 4 ore giornaliere saranno rivolte a: decoro della città (custodia e manutenzione parchi, aree verdi, piccola manutenzione scuole e strutture culturali); aiuto ad anziani e disabili; sorveglianza alunni fuori le scuole e attraversamento delle strade; ogni altra attività che il servizio sociale ritiene utile promuovere in base alle esigenze. La borsa lavoro avrà la durata di 6 mesi.
I requisiti per l’accesso sono i seguenti: età compresa tra 25 e 65 anni; residenza anagrafica nel Comune di Fondi da almeno 5 anni; certificazione ISEE non superiore ad Euro 8.000,00; stato di disoccupazione/inoccupazione attuale e da almeno 6 mesi certificata dal Centro per l’Impiego; non usufruire di altre borse lavoro risocializzanti.
La domanda potrà essere presentata – preferibilmente sul fac-simile disponibile presso gli Uffici del III Settore e sul sito istituzionale www.comunedifondi.it – direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune di Fondi entro e non oltre il 10 Giugno 2015.
Alla domanda dovrà essere allegata: dichiarazione ISEE – Reddito anno 2014; certificato iscrizione Centro per l’Impiego; documento di identità in corso di validità.
Ai fini dell’attribuzione del punteggio potrà altresì essere allegata documentazione comprovante: la presenza di minori nel nucleo familiare; il pagamento di un canone di locazione abitativo (con esclusione del canone ATER) e situazione abitativa precaria con intimidazione di sfratto per morosità; invalidità superiore al 46% con residua capacità lavorativa. Ai fini della valutazione della domanda, per ciascun richiedente è previsto un colloquio con l’Assistente Sociale volto a valutare l’effettiva condizione di disagio socio-economico e a formulare un progetto di inserimento socio-lavorativo.
Le domande regolarmente pervenute saranno oggetto di valutazione da parte di una Commissione appositamente nominata dal Dirigente del III Settore e sarà redatta una graduatoria.
Avranno diritto all’inserimento socio-lavorativo i primi 15 soggetti utilmente collocati. In caso di rinuncia si procederà allo scorrimento della graduatoria.