Si è svolta nella giornata di Lunedì 19 Maggio, presso l’Aula Consiliare “Luigi Einaudi” la Seduta Pubblica Straordinaria del Consiglio comunale, aperta dall’approvazione dei verbali della seduta precedente cui ha fatto seguito la discussione del punto relativo all’operazione straordinaria di gestione ex art. 2446 c.c. della società partecipata IMOF S.p.A.
Il Sindaco Salvatore De Meo ha riaperto la discussione facendo pienamente riferimento all’intervento formulato nel corso del precedente Consiglio, rendendo noto che all’indomani della seduta del 28 Aprile si è tenuta l’assemblea dei soci IMOF nel corso della quale, considerata l’assenza della Regione Lazio, egli ne ha chiesto il rinvio «affinché i soci pubblici potessero avere il tempo di predisporre gli adempimenti propedeutici ed effettuare le necessarie verifiche. In seguito ho rinnovato l’invito al socio Regione Lazio di far conoscere le proprie eventuali determinazioni».
Il Consigliere Maria Civita Paparello ha affermato che nulla è cambiato rispetto al precedente Consiglio comunale, dato che la Regione Lazio non ha manifestato alcuna intenzione di prendere parte all’assemblea dei soci IMOF e MOF prima dell’accettazione del lodo arbitrale, che non è ancora avvenuta: «Questa mattina sugli organi di stampa il Consigliere regionale Enrico Forte ha ribadito che la Regione Lazio non è disposta ad accettare un piano di rilancio non condiviso. Di questo piano la Regione ha preso atto, ma non ha prodotto alcun atto di accettazione. Pertanto considero inadeguata la delibera che stiamo per votare perché il socio Regione, che dovrebbe assumersi le maggiori responsabilità per il rilancio del MOF, non ha dato la sua approvazione, anche se ha elaborato il suo piano per la ripresa del Mercato ortofrutticolo che passa attraverso un atto di indirizzo industriale e condizioni per una nuova governance del MOF. Fin d’ora affermo che il mio voto sarà contrario, considerato che il Comune non dovrebbe approvare un atto proposto esclusivamente dalla parte privata».
Luigi De Luca ha parlato di incapacità gestionale del MOF, per poi aggiungere che è giunto «il momento in cui la Regione Lazio è chiamata a dire se crede nel sistema produttivo ortofrutticolo locale. Non dimentichiamo però quanto la Regione ha già investito nel MOF nel corso degli anni, a prescindere dal colore politico», ma al tempo stesso non applicando un monitoraggio sulle attività e non esplicitando una visione, in mancanza della quale non è stato possibile proiettare nel futuro il polmone dell’economia locale. De Luca ha concluso il suo intervento auspicando la necessità di tagliare i ponti con il passato e di progettare il futuro del MOF con un approccio più scientifico.
«Non è più solo una questione di ricapitalizzazione e di ripianamento delle perdite – ha poi affermato Bruno Fiore – ma sarebbe necessaria un’assunzione di responsabilità con le dimissioni di Enzo Addessi, amministratore di entrambe le società». Fiore ha proseguito parlando di fallimenti registrati sia dalla IMOF che dalla MOF nelle varie iniziative imprenditoriali avviate nel corso degli anni, a fronte delle quali oggi si chiederebbe alla Regione di ripianare i debiti, e dei lavoratori delle aziende che da 15 giorni hanno sospeso il servizio di pulizia perché non vengono pagati da 8 mesi. «Davanti ad una totale incertezza delle proposte unilaterali di IMOF e MOF spa voteremo contro, in difesa dell’agricoltura e degli operatori del Mercato ortofrutticolo».
Parlando della gestione del MOF, Antonio Forte ha fatto riferimento al rischio chiamato dagli economisti “azzardo morale”, che consiste in una situazione in cui un soggetto compie azioni che lo espongono a rischi, sapendo che se le cose vanno a buon fine ne trarrà i benefici, ma che se non hanno un esito positivo qualcun altro ne sopporterà le conseguenze spiacevoli.
Claudio Padula ha poi affermato che «per individuare le responsabilità della situazione odierna dovremmo andare molto a ritroso e anche la politica ne ha, a destra come a sinistra. Oggi Zingaretti è assente sulla questione MOF così come in passato lo è stata la Polverini. Ma nello specifico la lettura dei bilanci non mi ha convinto e pertanto il mio voto sarà contrario».
L’ultimo intervento è stato quello di Arnaldo Faiola: «Chi non è all’altezza del proprio lavoro deve lasciare agli altri. Ma il problema non è solo l’AD Enzo Addessi, le responsabilità sono di tutti, anche degli operatori, che ora stanno vivendo una situazione drammatica, ma non vedo nessuna autocritica. Nel corso del precedente Consiglio comunale dissi che ero anche disposto a votare favorevolmente, e lo ribadisco oggi, ma pongo una condizione ben precisa, ovvero le dimissioni in massa per manifesta incapacità degli amministratori. Il MOF sta morendo e le responsabilità sono di tutti, anche dei rappresentanti politici, indistintamente».
«L’approvazione di questa delibera – ha inizialmente precisato il Sindaco – è una necessità dettata dal codice civile». Nella prosecuzione del suo intervento anche De Meo ha sottolineato le responsabilità politiche trasversali, evidenziando come negli anni ’80 e ’90 nessuno dimostrò di credere nel MOF, neppure il Comune di Fondi e la Regione Lazio, la quale non riponeva fiducia nella capacità da parte di questa città di esprimere potenzialità e capacità imprenditoriali: «I privati invece hanno avuto coraggio, anticipando soldi propri che il piano di rientro prevede che debbano essere restituiti. I dipendenti della ditta di pulizie attualmente in sciopero, ai quali ha fatto riferimento strumentalmente qualcuno della minoranza, stanno dimostrando grande dignità e non parlano. Ma se qualcuno oggi deve parlare è Nicola Zingaretti, che è latitante su tutte le politiche che riguardano il nostro territorio. Se avesse voluto dare una risposta su questi problemi avrebbe potuto benissimo farlo mettendoci la faccia. Siamo sull’orlo di un fallimento che si tradurrà in un danno d’immagine che avrebbe margini di recupero solo nei prossimi decenni. Se lo vogliamo, anche noi possiamo esercitare un ruolo di stimolo. L’attuale sistema societario vede i privati essere titolari del pacchetto di maggioranza. Ebbene, neppure intervenendo con 20 milioni di Euro la Regione acquisirebbe la maggioranza. Ma se ci tenesse davvero al MOF dovrebbe investire il doppio di quella cifra e assumere il controllo della società. Sinora ciò non è avvenuto e dubito che accadrà. Ho scritto infinite volte a Zingaretti per chiedere un incontro sulla questione MOF e formulare delle proposte: non ho avuto la possibilità di parlare con nessuno. Eppure se proponessero un documento alternativo noi potremmo prenderlo in considerazione e accettarlo. Temo invece che la Regione Lazio farà sentire la sua voce solo quando avrà deciso il nome del futuro Presidente del MOF. Intanto il tempo sta trascorrendo inutilmente e nel frattempo non sono state neppure anticipate le somme per pagare i dipendenti della ditta di pulizie che da giorni sono nuovamente in sciopero. Eppure, come proposto dal Consiglio comunale, la Regione avrebbe potuto benissimo disporre l’anticipazione di somme con destinazione vincolata al pagamento delle retribuzioni arretrate, di questi come di altri lavoratori».
«E’ vero che Zingaretti ha mortificato tutti noi – ha poi affermato Giancarlo Di Manno – ma non possiamo limitarci all’approvazione della delibera di questa sera, dovremmo andare oltre e suggerire proposte per il rilancio del Mercato ortofrutticolo. In realtà ciò che manca è una visione complessiva, senza la quale tutto ciò che approveremo sarà inutile».
A Di Manno ha subito replicato il Sindaco, affermando di essere andato da tempo in questa direzione proponendo la modifica dello statuto e una nuova governance tra i soci pubblici, ma sinora senza alcun esito: «Le dimissioni dell’Amministratore delegato, che voi chiedete, – ha poi concluso – non rappresenterebbero la soluzione del problema, perché non sarebbero comunque supportate da una nuova governance che vedrebbe la parte pubblica prendere il controllo della società e dettare una nuova linea. Purtroppo tutto il buon lavoro che ho sinora riconosciuto all’assessore Alessandra Sartore non ha trovato corrispondenza con una dichiarazione pubblica di Zingaretti che desse speranza e fiducia per il futuro del MOF».
Al termine degli interventi la votazione sul punto all’odg ha registrato 19 voti favorevoli – quelli della maggioranza più il voto positivo di Arnaldo Faiola – e 7 contrari.
Sono stati in seguito approvati i tre riconoscimenti di debiti fuori bilancio all’odg, le modifiche al regolamento di Polizia Municipale e le otto alienazioni di terreni gravati da uso civico.
Comune di Fondi