Apprendiamo dalla stampa locale di due decreti recentemente firmati dal Commissario ad acta per la Sanità regionale Nicola Zingaretti per l’assunzione in deroga di 7 medici e 14 infermieri al “Goretti” di Latina e di 1 cardiologo a tempo indeterminato alla Casa della salute di Sezze.
Viene naturale chiederci: ma per l’ospedale di Fondi, dopo un’infinità di richieste e sollecitazioni urgenti trasmesse negli ultimi due anni? Nulla! Si badi bene: lo stesso “trattamento” è stato riservato anche all’ospedale di Formia, dove servono urgentemente almeno 5 Cardiologi e 3 Emondinamisti per non portare il reparto di cardiologia ed emodinamica al collasso.
Ma in questo caso il circolo del PD formiano ha avuto la dignità e il coraggio di scrivere a Zingaretti per rivendicare il diritto alla salute dell’utenza.
E il PD di Fondi? I Consiglieri comunali Bruno Fiore, Maria Civita Paparello, Giancarlo Di Manno, Luigi De Luca cosa fanno? Il Candidato a Sindaco Mario Fiorillo cosa fa, cosa dice? La risposta è semplice: pensano bene di non disturbare i manovratori e di dedicarsi ad organizzare un incontro sulle politiche sociali regionali dove tra i relatori siederà in pompa magna il consigliere regionale Enrico Forte, che ammette la “situazione indubbiamente difficile” della sanità pontina ma al tempo stesso dichiara l’impossibilità di “procedere con nuove assunzioni”. Come dire: la sanità dei figli e dei figliastri.
E’ evidente che per la Regione Lazio a guida Zingaretti Fondi e Formia ricadono nella seconda categoria. Di fronte a questo fosco scenario che, complice l’aggravante silenzio del Commissario ad acta per la Sanità regionale Nicola Zingaretti, non sembra poter mutare in meglio nel breve futuro, il PD di Fondi non trova il coraggio di valutare con onestà i rischi di tale situazione e di condividere le preoccupazioni delle comunità del territorio, di cui una rappresentanza si recherà Lunedì 13 aprile a Roma presso la Regione Lazio per chiedere a Zingaretti di essere considerati cittadini come tutti gli altri.
Il futuro del nostro Ospedale è ormai chiaro: nessun potenziamento neanche dopo l’annuncio di una possibile uscita dal commissariamento prevista per il 2016: sarà un ospedale “atipico”, un semplice poliambulatorio, senza un vero Pronto Soccorso, senza reparti e dove forse si effettueranno interventi di minore intensità.
Si badi bene: nel 2013 e nel 2014 il Consiglio comunale di Fondi deliberò all’unanimità due mozioni in cui si rilevavano le criticità del “San Giovanni di Dio” e si chiedeva alla Regione Lazio l’inserimento del nosocomio fondano nella rete dell’emergenza provinciale a supporto del suo punto nascita.
I Consiglieri di PD votarono a favore, ora che il nuovo Atto aziendale approvato da Zingaretti vede l’esclusione di Fondi dalla rete dell’emergenza non dicono una parola. E’ evidente che provano vergogna.