In una nota datata 11/02/2015, il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone dichiara:
“Disarmante. Noi chiediamo lumi sul futuro della rete pontina per l’infarto e ci rispondono con la storia dell’Unità d’Italia. Abbiamo chiesto perché quel patrimonio, di tecnologia e professionalità, viene abbandonato a se stesso e ci danno il dettaglio delle “fermate” delle ambulanze.
Abbiamo chiesto nella interrogazione portata oggi nel question time del consiglio regionale del Lazio, a seguito del gravissimo disservizio che ha messo in pericolo la vita di un uomo di 65 anni a Latina, se il presidente Zingaretti fosse a conoscenza del disservizio che si è venuto a creare a causa della mancanza del sistema di telemedicina e di teletrasmissione su tutte le ambulanze in servizio nella provincia di Latina e ci hanno spiegato come tale sistema funziona.
Abbiamo chiesto se Zingaretti intende, come evidenziato nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, concretizzare il progetto di esportare il modello della rete pontina per l’infarto miocardico in tutte le strutture ospedaliere del Lazio visto che ad oggi non rileviamo alcun investimento o atto per la sua realizzazione e ci hanno detto che presto la rete per l’infarto sarà operativa a Viterbo.
Abbiamo chiesto al commissario ad acta per la sanità del Lazio se è a conoscenza del fatto che delle ambulanze operative nella provincia di Latina alcune sono prive del sistema di telemedicina e di teletrasmissione, alcune ne sono sprovviste perché gli apparati di trasmissione sono in riparazione o in manutenzione, alcune risultano non compatibili con il sistema e quali azioni immediate intenda mettere in atto per colmare questo disservizio e per conoscere quali azioni e quali investimenti intende mettere in atto per valorizzare concretamente la rete pontina per l’infarto garantendo su tutte le ambulanze un servizio efficiente ed operativo al fine di non mettere a rischio la vita dei pazienti. E non abbiamo ricevuto risposta.
E’ evidente che questa Regione non sia e non possa essere un interlocutore valido per le istanze dei cittadini. Sembra di assistere ad un film sul paranormale in cui Zingaretti e la sua giunta vivono in una realtà parallela in cui non si sa neanche leggere, e comprendere, le domande che vengono poste. Figuriamoci formulare delle risposte degne di questo nome”.