Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota ufficiale del sindacato UILTUCS Latina a firma del segretario Gianfranco Cartisano:
“Da tempo monitoriamo e seguiamo attentamente come UILTUCS Latina la crisi CEDIS IZZI, abbiamo verificato ed accertato che effettivamente in data 01 GENNAIO 2014 è stata modificata l’attività prevalente passando da centro operativo di unione volontaria del commercio all’ingrosso e al dettaglio in nome per conto proprio nonchè quale commissionaria e rappresentante ed agente con o senza deposito, attività svolta dal 1986, con la nuova attività di servizi marketing e studi di mercato analisi di redditività di aziende.
La circostanza particolare che la CEDIS IZZI ha richiesto il concordato preventivo ex legge fallimentare art. 161 in data 2.04.2014 presso il Tribunale di Latina, concordato preventivo che presuppone la cessione ovvero l’affitto degli immobili di proprietà della Cedis.
In particolare però il Tribunale nella valutazione della domanda di concordato deve verificare i requisiti di ammissibilità in particolare i beni e le attività della azienda se conformi al piano di fattibilità per il pagamento dei crediti.
Nel caso di specie, come UILTUCS ci risulta abbastanza singolare che soltanto tre mesi della presentazione del concordato la CEDIS IZZI abbia modificato la propria attività prevalente (vendita all’ingrosso) con attività di consulenza, attività che non ha alcuna possibilità di garantire i creditori non essendo stata mai svolta dalla CEDIS IZZI precedentemente.
Evidenziamo una interessante sentenza del Tribunale di Perugia ” E’ connaturato al sistema del nuovo concordato preventivo un potere di controllo del tribunale finalizzato all’accertamento della persistenza di tutte le condizioni di ammissibilità del concordato, condotto non più sulla base della documentazione prodotta dal ricorrente bensì di tutta l’attività di verifica compiuta su impulso del commissario giudiziale dopo la presentazione del ricorso ed a seguito del decreto di ammissione alla procedura. Il tribunale conserva in particolare un potere di controllo sulla fattibilità del piano che deve essere coerente con la proposta, serio e concretamente realizzabile sulla base delle risorse presenti nel patrimonio aziendale e di quelle realizzabili con l’attività liquidatoria. Il concordato preventivo con cessione dei beni è costituito da un accordo tra il debitore e i creditori e, a differenza che nel concordato per garanzia, non ha ad oggetto il pagamento di una determinata somma ma la suddivisione percentuale di ciò che si ricaverà effettivamente dalla liquidazione. Esso si basa pertanto su una liquidazione prognostica che i creditori compiono principalmente sulla base della relazione del commissario giudiziale e che si perfeziona prima dell’omologa. Da ciò consegue che non potrà ritenersi il debitore inadempiente quando la liquidazione sarà meno favorevole del previsto. Se pertanto l’offerta ai creditori chirografari non costituisce condizione di ammissibilità del concordato e se lo stesso non si risolve allorquando non venga raggiunta la percentuale promessa, ne deriva che i poteri del tribunale non potranno giungere a negare l’omologa allorquando la differenza tra percentuale offerta e percentuale concretamente realizzabile sia già stata portata all’attenzione dei creditori e questi abbiano ciò nonostante dato il loro consenso. Tribunale Perugia 30 maggio 2007 “.
Per la Uiltucs di Latina Il Tribunale di Latina dovrà controllare la fattibilità del piano presentato dalla CEDIS IZZI che dovrà essere coerente con la proposta, serio e concretamente realizzabile sulla base delle risorse presenti nel patrimonio aziendale e di quelle realizzabili con l’attività liquidatoria in particolare con le attività commerciali che fino al 31.12.2013 sono state sempre quelle della vendita all’ingrosso.
COME UILTUCS IN QUESTA VERTENZA CHE SI E’ PIU’ VOLTE TRASFORMATA IN MANIFESTAZIONI E SIT IN DI PROTESTA, ABBIAMO DENUNCIATO PIÙ VOLTE ANCHE LA QUESTIONE DELLA SOC. COOP PULYNET DI FABRIZIO COSCIONE AFFIDATARIO DEL SERVIZIO PRESSO I MAGAZZINI CEDIS IZZI DI SABAUDIA LT, ANCHE IN QUESTO CASO LA SOC. PULYNET FACENTE CAPO A FABRIZIO COSCIONE E STATA CHIUSA, ED I LAVORATORI CON IL NOSTRO INTERVENTO HANNO IN MANO GLI ATTI INGIUNTIVI IN CAPO ALLA SOC. CEDIS IZZI RESPONSABILE DELL’ APPALTO, LA UILTUCS DENUNCIA CHE NON È’ ACCETTABILE CHE COOPERATIVE COME QUELLE DI FABRIZIO COSCIONE CREA DEBITI VERSO FORNITORI E LAVORATORI, CREANDO ALTRA DISOCCUPAZIONE, NON È’ GIUSTO CHE IL GRUPPO IZZI CEDIS CHIEDE UN CONCORDATO SULLA BASE DI CAMBI DI SOCIETÀ NON PAGANDO IL DEBITO ACCUMULATO AI TANTI IMPRENDITORI E LAVORATORI CHE HANNO PAGATO LE CONSEGUENZE DELLA CRISI CEDIS IZZI CHE NON SI CONOSCONO I NUMERI ESATTI.
ALTRA ANOMALIA CONCORDATO “frigomarket pacifico”
COME UILTUCS ASSISTIAMO ED ABBIAMO DENUNCIATO ANCHE IL FITTO AZIENDALE DELLA FAMIGLIA PACIFICO, ANCHE QUESTA INTERESSATA DA UN CONCORDATO PREVENTIVO, LA NOSTRA DENUCIA CONSISTE CHE LA FAMIGLIA FRIGOMARKET PACIFICO HA FITTATO TEMPO FA UN RAMO DI AZIENDA AD UNA SOC. CHE SI KIAMA “ANIMALIA SRL”, PER NOI DELLA UILTUCS E’ UN FITTO FANTASMA, IN QUESTA AZIENDA CONTINUA AD OPERARE LA FAMIGLIA PACIFICO CON DEI PRESTANOMI, E’ INACCETTABILE CHE UNA SOC. UNA AZIENDA PRODUCE COSÌ TANTI DEBITI E POI CONTINUA AD OPERARE CON SOGGETTI ESTRANEI, ED INTANTO I CIRCA 70 LAVORATORI ASPETTANO LE COMPETENZE MAI PAGATE.
LA UILTUCS SULLA CRISI CEDIS IZZI CONTINUERÀ AL FIANCO DEI LAVORATORI, NON CREDIAMO A QUESTO CONCORDATO PREVENTIVO DELLA FAMIGLIA IZZI DOVE LO SCORSO 1 GENNAIO HA CAMBIATO IL TIPO DI ATTIVITÀ, I TANTI LAVORATORI ED ATTIVITÀ COLLATERALI CHE ATTENDONO I SOLDI HANNO RAGIONE DI CHIEDERE TUTTO IL DEBITO ACCUMULATO DALLA FAMIGLIA IZZI DI FONDI, COME UILTUCS CREDIAMO E SIAMO CERTI CHE IL GRUPPO CEDIS IZZI HA MOLTI IMMOBILI DI PROPRIETÀ E’ DEVE METTERLI A DISPOSIZIONE DEI TANTI DEBITI ACCUMULATI, CHE A LORO VOLTA HANNO CREATO TANTI LICENZIAMENTI E PERDITE OCCUPAZZIONALI IN ALTRE AZIENDE CHE NESSUNO NE PARLA.
UNA CRISI QUELLA DELLA FAMIGLIA IZZI CHE CONTINUEREMO A SEGUIRE, ABBIAMO DENUNCIATO ALL’EPOCA LE SOCIETA’ SCATOLE CINESI DI FABRIZIO COSCIONE NON CREDIAMO A QUESTA NUOVA SCATOLA CINESE DELLA CEDIS IZZI, PER LA UILTUCS L’ATTIVITA’ DELLA FAMIGLIA IZZI DEVE GARANTIRE I CREDITORI, QUESTO CONCORDATO NON GARANTISCE, E’ GIUSTO CHE SI PAGHI IL 100% DEI DEBITI ACCUMULATI, PER NOI CAUSATI DA UNA CATTIVA GESTIONE E NON DALLA CRISI/NAZIONALE”.